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Il futuro della fornitura di materie prime in Europa: preoccupazioni e proposte della FEFAC

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Pedro Cordero, presidente della Federazione Europea dei Produttori di Mangimi Compositi (FEFAC), ha recentemente scritto una lettera al Presidente del Consiglio Agricolo dell’UE, David Clarinval, esprimendo preoccupazioni riguardo alle possibili interruzioni nelle forniture di soia e prodotti derivati per il settore zootecnico europeo, un tema particolarmente rilevante per gli operatori della filiera dei mangimi.

Secondo Cordero infatti il Regolamento UE sulla Deforestazione (EUDR) potrebbe influenzare significativamente le dinamiche di mercato. Nella sua lettera, Cordero ha sottolineato che la mancanza di chiarezza nelle disposizioni chiave del Regolamento EUDR sta creando incertezze tra gli operatori e i commercianti della filiera. Uno dei punti critici è l’assenza di un Sistema Informativo Centrale robusto e testato che risponda alle esigenze del settore.

Durante le discussioni di alto livello del Consiglio Agricolo dell’UE, tenutesi tra marzo e aprile 2024, molti Stati membri hanno sollecitato una rapida revisione del Regolamento EUDR, evidenziando sfide di implementazione ancora non risolte, come il sistema IT e il carico amministrativo sproporzionato. Nonostante l’adeguamento della FEFAC e dei suoi operatori, e la condivisione degli obiettivi UE e della COP28 per ridurre la deforestazione globale, con le Linee Guida per l’Approvvigionamento della Soia, emesse per la prima volta nel 2015 e aggiornate nel 2023, la mancanza di chiarezza e certezza legale nelle attuali indicazioni per il settore della soia e prodotti derivati sta creando difficoltà. Secondo Cordero, questa incertezza ha portato a una situazione in cui i fornitori da vari paesi esportatori non presentano offerte di mercato per consegne all’UE dopo gennaio 2025, sollevando preoccupazioni per eventuali interruzioni del commercio e perdita di accesso al mercato.

La FEFAC stima che vi sia sufficiente disponibilità di soia “deforestation-free” per coprire la domanda del mercato europeo, sia di origine locale che importata ma l’assenza di un sistema IT centrale robusto e l’inadeguata guida pratica settoriale, spiega Cordero, stanno aumentando il rischio di potenziali interruzioni della catena di approvvigionamento dei mangimi nell’UE e per tale ragione la FEFAC sollecita il Consiglio europeo a “considerare misure mirate per garantire l’accesso continuo al mercato dei prodotti di soia e palma conformi al EUDR”. La FEFAC, dice Cordero, sostiene le richieste dei Ministri dell’Agricoltura dell’UE e dei partner della filiera agroalimentare di utilizzare sistemi di tracciabilità e certificazione ben consolidati e le migliori pratiche degli operatori.