di Giulio Gavino usai, Responsabile economico Assalzoo
Cereali
Crescono i volumi importati di cereali rispetto al dato cumulato gennaio-agosto 2023 (+14,3%) ma si riducono in valore (-13%). Il dettaglio per prodotto evidenzia un aumento per il frumento tenero (+26% in volume e -2,2% in valore) e del mais (+15,9% in volume e -18,7% in valore). Anche l’orzo aumenta lievemente in quantità ma si riduce sensibilmente in valore.
Semi oleosi
Aumentano le importazioni di semi oleosi rispetto ai primi otto mesi del 2023 (+3,3% in volume) cui corrisponde un calo in valore (-6,5%). In particolare, l’import di soia, che nel periodo in considerazione ha rappresentato l’80% dei volumi e il 52% in valore dell’intero aggregato, ha evidenziato una crescita tendenziale del 3,4% a poco più di 1,6 milioni di tonnellate per un valore pari a 749 mila euro (-14,4%).
Farine proteiche vegetali
In crescita anche le importazioni di farine proteiche vegetali del 5,7% in volume mentre si riducono in valore (-13,3%). L’import di farine di soia è aumentato a 1,1 milioni di tonnellate nel periodo in esame (+5,7%) e si è ridotto a 471 milioni di euro (-14,3%). In aumento anche le farine di girasole (+15,1%) in quantità e si riducono in valore (-4,4%)
Mangimi composti
Sono aumentate le esportazioni di mangimi composti; nei primi otto mesi 2024 gli invii oltre confine sono ammontati a poco meno di 510 mila tonnellate (+7,8% su gen – ago 2023) per un valore di poco superiore a 794 milioni di euro (+1,2%). La dinamica generale dell’intero comparto deriva prevalentemente dai mangimi per animali da allevamento il cui export è aumentato del 12% in quantità e del 3% in valore; le esportazioni di mangimi per cani e gatti sono cresciute a un tasso inferiore (+3,9%) e rimangono stabili in valore. Da notare anche un aumento delle importazioni di mangimi composti del 14,2% in volume e del 11,0% in valore; tale aumento riguarda sia i mangimi per animali da allevamento (+10,5% in volume e +5,9% in valore) che, in particolare, i mangimi per cani e gatti ((+17,4% in quantità e + 13.3% in valore).
Animali vivi e carni
In riferimento al comparto zootecnico, è da evidenziare l’incremento del numero di capi di bovini vivi importati (+8,8% a circa 792 mila capi, cui segue anche un forte aumento del valore +42,8%) e anche un aumento più modesto dei volumi di carni fresche bovine (+1,7%). Nel caso dei suini, è invece da segnalare una attesa e consistente contrazione dell’import del numero di capi (-26,6% con circa 848 mila capi, ma sostanzialmente stabile il valore con -0,8%) mentre le carni suine crescono del 4,8% in volume e dell’1% in valore. Da segnalare anche un aumento dell’import di tutti i prodotti lattiero caseari (latte del 7,2% in volume e del 4,5% in valore, siero di latte +10,7% in quantità e -3,1% in valore, burro +0,9% in volume e +7,8% in valore e i formaggi +8,1% in volume e +6,1% in valore).
Per consultare le tabelle: