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In calo prezzi di bovini e suini per rilanciare consumi di carne

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Previsto un ulteriore ribasso dei prezzi di bovini e suini, soprattutto nel circuito del bestiame vivo. È quanto emerge dall’Overview pubblicata dall’Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), che ogni settimana analizza l’andamento dei mercati agroalimentari. Secondo l’istituto, la riduzione dei prezzi è dovuta al tentativo di rilanciare il consumo della carne rossa. Si segnala, comunque, una ripresa delle attività di macellazione. Questo indica l’attenuazione dei timori legati all’allarme lanciato dall’Oms. Si prevede, quindi, un lento ma progressivo ritorno alla normalità.

L’Ismea rileva che, dopo l’emergenza Blue Tongue, si è registrato un riavvio degli scambi sui ristalli bovini di provenienza francese. Per quanto riguarda i principali tagli, restano stazionari i valori di scambio delle carni di vitello e di bovino adulto. Si rileva qualche leggero rialzo solo per i quarti anteriori di vitellone.

Ancora in ribasso le quotazioni dei suini, soprattutto per i principali tagli, ad eccezione dei prosciutti che mostrano una maggiore tenuta. Stabili anche i mercati avicoli, a causa del protrarsi di un eccesso di offerta nel circuito del vivo, aggravato dai minori flussi verso l’estero. Mantengono, invece, quotazioni piuttosto elevate i conigli, con prospettive di un incremento della domanda sotto le festività natalizie.

Il mercato dei prodotti lattiero-caseari registra l’aumento della domanda Usa, che potrebbe determinare la risalita dei listini nazionali almeno nel segmento dei formaggi.

Per quanto riguarda il settore cerealicolo, i prezzi del frumento tenero e duro restano stabili, mentre si registra una spinta al ribasso per il granoturco nei principali centri di scambio del Nord Italia. L’Ismea rileva che le stime sull’elevata consistenza degli stock mondiali di mais potrebbero influenzare negativamente i listini anche nelle prossime settimane.

Le quotazioni dei vini restano per lo più stabili, con qualche isolata variazione al rialzo. Si registra, poi, una situazione di scambi al rallentatore per gli oli di oliva di pressione. Infine, prosegue il trend negativo delle quotazioni medie di tutti gli ortaggi di stagione.

 

Foto: © contrastwerkstatt – Fotolia

red.