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Indagine sulla contaminazione da micotossine in mais: campagna 2013

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La problematica relativa alla contaminazione da micotossine ha raggiunto livelli di attenzione tali da non poter più essere considerata di secondaria importanza né per la coltivazione del mais né per i suoi utilizzi nell’alimentazione umana e zootecnica (Disegna, 2006). La campagna maidicola 2013 è stata caratterizzata da una primavera con piogge molto abbondanti che hanno costretto gli agricoltori della fascia padana a ritardare di alcune settimane l’ingresso nei campi, posticipando sensibilmente l’avvio delle semine. Le finestre utili per queste operazioni si sono concentrate solo a fine maggio o addirittura durante le prime due settimane di giugno. La particolarità della stagione maidicola ha quindi provocato ritardo delle semine, partenza lenta della coltura, conseguente significativo ritardo della fioritura, maturazione e raccolta della coltura tardive nel corso dei mesi autunnali (Blandino, 2013).

La qualità sanitaria della granella di mais è legata alla contaminazione da micotossine; le più diffuse nell’areale italiano sono le fumonisine (prodotte da Fusarium verticillioides) e le aflatossine (prodotte da Aspergillus flavus e parasiticus). Il ritardo della raccolta e la sensibilità all’attacco della piralide, implicano un potenziale e diffuso rischio di contaminazione da fumonisine. Tali condizioni stagionali possono anche favorire l’accumulo di deossivalenolo, micotossina prodotta da Fusarium graminearum (Reyneri, 2013).

Al fine di monitorare lo stato di contaminazione da micotossine in mais, l’Unità di Ricerca per la Maiscoltura (CRA-MAC) di Bergamo, anche per la campagna 2013, ha condotto il monitoraggio che dal 1999 coinvolge i centri di stoccaggio cooperativi delle regioni italiane vocate alla produzione maidicola (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna). Trecento campioni di mais, provenienti da 40 centri di stoccaggio, sono stati, ad oggi, raccolti ed analizzati per il loro contenuto in fumonisine ed aflatossina B1. I risultati dell’indagine, di seguito riportati, sono da considerarsi preliminari in quanto relativi all’80% dei campioni totali.
Fumonisine. Il 62% dei campioni di mais, finora analizzati, provenienti dai centri di essiccazione – stoccaggio della campagna maidicola 2013 hanno fatto registrare un contenuto in fumonisine superiore a 4000 µg/kg, valore limite per l’utilizzo della granella di mais ad uso alimentare umano diretto (Regolamento CE, 2007). Tale dato risulta essere superiore al valore registrato nell’ambito del monitoraggio condotto nel 2012 dove, i campioni che superavano tale limite erano il 52% (Locatelli e Balconi, 2013).
Aflatossina B1. I dati relativi al contenuto di aflatossina B1 derivanti dai campioni di mais delle sperimentazioni condotte da CRA-MAC nel 2013, indicano che solo il 5% dei campioni da noi analizzati risultano avere un livello di aflatossina B1 superiore ai 20 μg/kg, valore limite per il mais destinato a materia prima nei mangimi (Regolamento CE, 2011). La situazione è lontana da quella così difficile riscontrata nella passata campagna nell’ambito della quale, circa il 25% dei campioni di mais superavano tale soglia (Locatelli e Balconi, 2013).
Date le particolari condizioni climatiche della stagione maidicola 2013, si è deciso di indagare anche sul contenuto in deossivalenolo (DON): le analisi sono in corso d’opera.

I risultati finora ottenuti confermano il fatto che Fusarium verticillioides è endemicamente presente in Pianura Padana grazie ad un adattamento specifico alle condizioni ambientali e climatiche esistenti. Aspergillus flavus e A. parasiticus si sviluppano in maniera considerevole nell’ambito di annate con anomalie climatiche. L’azione di monitoraggio, condotta attraverso una rete di campionamento stabile negli anni, quindi, costituisce uno strumento essenziale per la gestione delle scorte nazionali.

Ringraziamenti
La ricerca si è svolta nell’ambito del progetto di ricerca MICOPRINCEM, finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MiPAAF, DM 27009/7643/10 del 30/11/2010).

Bibliografia:
Disegna L. 2006. Introduzione. http://www.venetoagricoltura.org/upload/pubblicazioni/
MAIS_SICUREZZA_ALIMENTARE/introduzione.pdf
Blandino M. 2013. Raccolti in calo e rischio micotossine per il mais 2013. Informatore Agrario, 28: 9-10.
Reyneri A. 2013. Un’altra annata difficile per il mais. http://www.agricoltura24.com/un-altra-annata-difficile-per-il-mais/0,1254,27_ART_7567,00.html
Regolamento (CE) N. 1126/2007 della Commissione del 28 settembre 2007.
Regolamento (UE) N. 574/2011 della Commissione del 16 giugno 2011.
Locatelli S. e Balconi C. 2013. Monitoraggio delle micotossine nelle produzioni italiane di mais. Mangimi & Alimenti, 6: 23 – 25.

 

Foto: Pixabay

Sabrina Locatelli, Carlotta Balconi – Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura Unità di Ricerca per la Maiscoltura (CRA-MAC)- Bergamo