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India, nel giro di 5 anni raddoppierà fatturato industria mangimistica

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Nei prossimi 5 anni, l’industria mangimistica indiana dovrebbe raddoppiare il suo fatturato, passando da 15 a 30 miliardi di dollari. È quanto emerge dal rapporto: “The Indian Feed Industry – Revitalising Nutritional Security Knowledge”, rilasciato dalla Yes Bank durante il Global Grain Food and Feed 2015, che si è tenuto a Pune (India) tra il 18 e il 20 giugno. Nel paese asiatico, la produzione di mangimi destinati agli animali dovrebbe crescere per soddisfare la richiesta crescente di alimenti proteici da parte della popolazione.

Il consumo pro capite di carne e di latte è in crescita, soprattutto in Cina e in India, e dovrebbe restare elevato nell’Unione Europea, in Nord America, Brasile e Russia. Secondo il rapporto, l’incremento dei livelli di reddito e l’aumento delle persone che mangiano pesce, carne e pollo determinerà una maggiore richiesta di prodotti lattiero-caseari, prodotti ittici e pollame. Questo fenomeno, a sua volta, si tradurrà in un maggior fabbisogno alimentare.

Secondo il rapporto, dal momento che le aziende multinazionali guardano al mercato indiano con interesse, le imprese mangimistiche indiane dovranno accrescere le loro capacità, se vorranno soddisfare la crescente domanda di mangimi composti. L’industria mangimistica indiana sta crescendo a un tasso di crescita annuale composto (Cagr) dell’8%. A guidare lo sviluppo sono soprattutto i settori degli alimenti per pollame, bovini e animali marini.

In base alle stime delle aziende leader, in India la domanda di proteine animali e latticini aumenterà il consumo dei mangimi composti fino a 28 milioni di tonnellate, entro il biennio 2017-18. Attualmente, i mangimi per bovini raggiungono i 7,5 milione di tonnellate, quelli per pesci e molluschi 1 milione di tonnellate, mentre quelli destinati al pollame i 13 milioni di tonnellate. Le principali materie prime utilizzate sono la farina di soia e il mais.

In termini di volume, si stima che la richiesta indiana si attesti sulle 22 milioni di tonnellate. Secondo il rapporto, sarebbe necessario attuare misure politiche per incrementare la produttività di latte da parte del bestiame indiano. Migliorarne l’alimentazione potrebbe rappresentare il primo passo per raggiungere quest’obiettivo.

 

Foto: Pixabay

n.c.