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Indicazioni geografiche protette, in Europa sono 3500

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Con la registrazione di “Corrèze”, dipartimento nella regione francese della Nuova Aquitania, sono ben 3.500 le indicazioni geografiche registrate dalla Commissione Europea. Le indicazioni geografiche si applicano a vari prodotti alimentari che provengono da regioni specifiche e chiaramente identificate; proteggono la reputazione dei nomi di specifici prodotti, i loro processi di produzione regionali e tradizionali e altri elementi essenziali, modellando il patrimonio culinario in tutta Europa. Tra le indicazioni geografiche troviamo prodotti agricoli, vini e bevande cosiddette “spiritose”, ovvero bevande alcoliche destinate al consumo umano, con caratteristiche organolettiche particolari e un titolo alcolometrico volumico minimo del 15% (salvo il caso delle bevande spiritose a base di uova).

Sono tre le denominazioni dei prodotti agroalimentari e dei vini a tutelare i prodotti di origine europea: Denominazione di Origine Protetta (DOP), Indicazione Geografica Protetta (IGP) e Indicazioni Geografiche (IG), con i simboli dell’UE che sono stati istituiti per pubblicizzare questi prodotti. Nello specifico, i prodotti di Denominazione di Origine Protetta registrati sono 1.867, quelli di Indicazione Geografica Protetta sono 1.374 mentre le Indicazioni Geografiche sulle bevande sono 259. La Denominazione di Origine Protetta è riservata alle denominazioni dei prodotti che presentano il legame più forte tra le sue caratteristiche e la sua origine geografica, l’Indicazione Geografica Protetta lega un prodotto a un’area geografica, attraverso la sua qualità, le sue caratteristiche e la sua reputazione mentre l”indicazione geografica si applica alle bevande spiritose distillate o prodotte in una specifica area geografica.

Secondo gli ultimi dati di Eurobarometro, per la maggior parte dei consumatori europei il rispetto delle tradizioni e del saper fare locale è un fattore importante nell’acquisto di prodotti alimentari (dal 56% al 97% a seconda dei Paesi). Il valore di vendita di un prodotto con denominazione protetta è in media il doppio del valore di vendita di un prodotto simile senza certificazione. Il premio in valore si è attestato a 2,85 per i vini, 2,52 per gli alcolici e 1,5 per i prodotti agricoli e alimentari. In generale le indicazioni geografiche dell’UE rappresentavano nel 2017 un valore di vendita stimato di 74,76 miliardi di euro, vale a dire il 6,8% del valore totale delle vendite del settore alimentare e delle bevande europeo stimato – sempre nel 2017 – a 1.101 miliardi di euro. I vini rappresentavano oltre la metà delle questo valore (39,4 miliardi di euro), i prodotti agricoli e alimentari il 35% (27,34 miliardi di euro) e le cosiddette bevande spiritose il 13% (10,35 miliardi di euro).