Secondo l’ultima analisi del terzo trimestre 2023 dell’industria alimentare condotta da CREAgritrend (il bollettino trimestrale congiunturale del CREA Politiche e Bioeconomia) si registra un lieve miglioramento della performance economica, con un aumento del PIL dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia si evidenzia anche una flessione del valore aggiunto del -3,1% su base annua, con un impatto significativo sui settori agricolo (-3,1%), industriale (-1,3%) e dei servizi (+0,8%).
L’indice di produzione nell’industria alimentare ha registrato una contrazione del -3,5%, con un picco negativo del -4,6% a luglio, mentre l’industria delle bevande ha subito una diminuzione dell’8,6%. Nonostante ciò, il fatturato ha registrato una crescita sia sul mercato interno che su quello estero, con aumenti rispettivamente del +4% e +8% per l’industria alimentare e del +6% su entrambi i mercati per quella delle bevande.
Le esportazioni agroalimentari nel terzo trimestre 2023 hanno raggiunto i 15,5 miliardi di euro, in aumento del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2022, ma il CREA (il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi per l’economia agraria) segnala un rallentamento degli scambi con i principali mercati esteri, con una diminuzione delle esportazioni verso gli Stati Uniti (-4,3%) e i Paesi Bassi (-2%). Le importazioni sono aumentate, raggiungendo i 15,5 miliardi di euro, coinvolgendo tutti i principali fornitori dell’Italia, ad eccezione del Brasile (-26,7%).
Secondo l’analisi del CREA la spesa pubblica per l’agricoltura nel 2021 è stata di 1.994 miliardi di euro, con Sicilia, Calabria, Sardegna, Lombardia e Puglia come le regioni che hanno erogato maggiormente le risorse. Il sostegno pubblico in agricoltura ammonta a 12.241 milioni di euro, di cui 10.435 di trasferimenti e 1.806 di agevolazioni.
Secondo l’analisi del sentiment su Twitter nel periodo dal 1° ottobre al 3 dicembre 2023, si osserva un rafforzamento del clima di fiducia nel settore agricolo, con un aumento dei giudizi positivi e molto positivi al 73,2%. Le opinioni negative e neutre hanno registrato una leggera diminuzione rispetto al trimestre precedente. Infine un’indagine condotta nel gennaio 2023 dall’agenzia di ricerca Appinio ha rivelato che la maggior parte dei consumatori italiani associa gli alimenti sostenibili al basso impatto ambientale (70%) e gli alimenti sani principalmente a quelli freschi e/o non trasformati (63%). Tuttavia, il 77% ha una scarsa conoscenza delle tecniche di miglioramento genetico, nonostante il 48% consideri l’aumento della resistenza delle piante alle malattie e agli insetti come uno degli obiettivi della modificazione genetica.