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Inghilterra: meno spazio per la coltivazione dei cereali

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Nel 2015, la superficie agricola inglese effettivamente coltivata è diminuita dello 0,6% rispetto al 2014, attestandosi su 8,9 milioni di ettari. L’area coltivabile, pari a 4,8 milioni di ettari, rappresenta il 54% del terreno destinato all’agricoltura, mentre i pascoli, pari a 3,7 milioni di ettari, ne costituiscono il 41%. È quanto emerge dal documento: “Farming Statistics report” rilasciato dal Dipartimento per l’Ambiente del Regno Unito, secondo cui la superficie complessiva dei terreni coltivabili è diminuita del 0,9%, passando da 3,9 milioni di ettari nel 2014 a 3,8 milioni di ettari nel 2015.

La maggior parte dell’area seminata, l’84%, è stata coltivata con i cereali e con i semi oleosi. Rispetto allo scorso anno, il terreno dedicato alle due colture si è ridotto, rispettivamente, del 2,3% e del 3%. Dato che le condizioni meteorologiche sono state favorevoli, si presuppone che questa diminuzione sia dovuta alla modifica delle dinamiche economiche e agricole. In particolare, potrebbe essere determinata dall’evoluzione dei modelli di coltivazione, compresa la semina intensiva del frumento intensiva e la rotazione dei semi oleosi.

La diminuzione della superficie totale destinata ai cereali è dovuta alla riduzione dell’area del grano piantato a giugno del 5,8%, che quest’anno ammonta a 1,7 milioni di ettari. Invece il terreno coltivato con l’orzo è aumentato del 5,6% passando da 709 mila ettari nel 2014 a 748 mila ettari nel 2015. In particolare, l’orzo invernale ha conquistato una superficie di 376 mila ettari: non succedeva dal 2003.

La superficie coltivata con la colza è scesa per il terzo anno consecutivo, passando dai 632 mila ettari del 2014 ai 611 mila ettari del 2015, il 3,3% in meno. Entrambe le semine, primaverile e invernale, sono diminuite: rispettivamente del 53% e del 2,2%. La causa di questo fenomeno dipende da diversi fattori, tra cui i bassi prezzi di mercato della colza e i crescenti rischi per il raccolto.

L’area dedicata agli ortaggi è aumentato del 7,5%, raggiungendo i 150 mila ettari. Questo risultato è dovuto all’incremento dell’area destinata alla coltivazione dei vegetali per il consumo umano, che rappresenta il 70% del superficie orticola totale. É cresciuta del 10% anche la superficie totale dei frutteti, che ha raggiunto i 33 mila ettari.

 

Foto: Pixabay

redazione