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Ismea, trend negativo del comparto zootecnico trascina prezzi agricoli in basso

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A causa della tendenza negativa del comparto zootecnico e della contrazione dei mercati di cereali, semi oleosi e vini, a maggio i prezzi dei prodotti agricoli sono diminuiti. È quanto emerge dall’Overview pubblicata dall’Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), che ogni settimana analizza l’andamento dei mercati agroalimentari. Secondo l’Istituto, l’«Indice dei prezzi agricoli alla produzione» si è fermato a 112,5 (base 2010 = 100), il 6,4% in meno rispetto al livello di aprile e il 2% in meno rispetto al mese di maggio 2014.

A partire da maggio 2015, l’Ismea ha elaborato un nuovo indice, depurato dalle voci “ortaggi e frutta fresca”. Il nuovo «Indice “core” dei prezzi agricoli alla produzione», che esclude le componenti meno stabili del mercato, intende cogliere la tendenza di fondo dei prezzi agricoli, scorporando la dinamica dei prodotti maggiormente esposti a fluttuazioni e più direttamente influenzati da fattori stagionali. Nel mese di maggio l’Indice “core” si è attestato a 113,4, registrando una variazione negativa sia su base mensile (-2,8%), sia su base annua (-6,2%).

Secondo l’Istituto, il calo di 2 punti percentuali dell’Indice generale rispetto all’anno scorso, rappresenta la sintesi della tendenza negativa dei prezzi dei prodotti della zootecnia (-9,7% rispetto al mese di maggio 2014) e dei rincari dell’aggregato vegetali (+7,2%), determinati dall’aumento delle quotazioni degli oli d’oliva (+69,4%), degli ortaggi (+13,9%) e della frutta (+9,6%). Registrano, invece, una contrazione su base annua cereali, semi oleosi e vini.

Nello specifico, i prezzi del comparto zootecnico sono diminuiti, complessivamente, del 2,3% su base mensile. Persiste un contesto di debolezza per gli animali vivi (-3%) e per i lattiero-caseari (-0,3%). Fa eccezione, invece, il mercato degli avicoli, che registra un trend positivo.

In calo anche le quotazioni di semi oleosi (-2,3%), vini (-2,9%) e cereali (-5%). In particolare, i frumenti hanno registrato la contrazione più significativa (-7,6%), a causa del rallentamento delle negoziazioni a maggio, in attesa dei nuovi raccolti.

Il mercato dei prodotti vegetali ha registrato, nel complesso, un andamento negativo su base mensile (-8,4%), ma inflativo su base annua. Il trend riflette il calo dei listini di frutta (-13,1%) e ortaggi (-12,2%), determinato dal rialzo delle temperature e dalla maggiore affluenza sul mercato di prodotti stagionali.

Per quanto riguarda il comparto degli oli d’oliva, l’indice dei prezzi ha registrato ad aprile una crescita dell’1,7%. Più in dettaglio, l’aumento delle quotazioni del lampante (+9,8%), sul quale hanno influito i rincari del prodotto spagnolo, ha prevalso sulla flessione dei listini dell’extra vergine (-1,5%) e degli oli vergini (-3,6%).

L’Ismea rileva, infine, che la variazione acquisita dei prezzi agricoli per l’intera annata 2015 passa dal 5,5% di aprile al più 1% di maggio. Risulta negativa, pari a -4%, anche quella elaborata a partire dall’Indice “core” ( ad aprile era -2,2%).

 

Foto: © lightpoet – Fotolia.com

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