Si è tenuta a Roma alla fine dello scorso febbraio “Italia Next DOP – 1° Simposio Scientifico filiere DOP IGP”, la prima iniziativa nazionale dei soci fondatori Origin Italia, CSQA Certificazioni, Agroqualità, Poligrafico e Zecca dello Stato nata per diffondere la ricerca scientifica nelle filiere DOP e IGP.
L’evento, cui ha partecipato anche il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, ha visto riunirsi oltre 800 attori del settore agroalimentare italiano, che hanno partecipato a 6 specifiche sessioni di lavoro e assistito alla presentazione di oltre 90 progetti di ricerca sulle DOP e IGP italiane nella Agorà della Ricerca IG, una selezione del grande patrimonio scientifico agroalimentare sulle IG tracciato da Qualivita, che comprende 200 ricerche attive e 18.000 presenze bibliografiche.
Intervenendo al Simposio il ministro Lollobrigida ha quantificato in 225 milioni di euro lo stanziamento, in legge di Bilancio, destinato all’innovazione e nella ricerca del settore per valorizzare “la grande tradizione agroalimentare e vitivinicola italiana”. Una “nuova visione” che vuole valorizzare, proprio nel campo della ricerca scientifica DOP e IGP, sei fattori di sviluppo del Made in Italy.
L’evoluzione dei sistemi agroalimentari, la legislazione a garanzia dei consumatori, il sistema di produzione coordinato, la crescente consapevolezza circa l’importanza della sostenibilità delle filiere produttive, i nuovi sbocchi commerciali sui mercati internazionali e la valorizzazione di certificazioni e processi nella promozione dei prodotti sono solo alcuni degli aspetti analizzati nelle oltre 50 relazioni presentate al Simposio, che hanno delineato uno scenario completo del settore, in particolare evidenziando alcune caratteristiche specifiche esistenti o da sviluppare per aumentare la catena del valore dei settori DOP e IGP.
La strategia a lungo termine che si delinea nella “rivoluzione” del settore agroalimentare, ha sottolineato Carlo Mazzetti, Presidente della Fondazione Qualivita, è volta ad “affrontare le sfide globali e consolidare il sistema della qualità agroalimentare italiano come riferimento per le Indicazioni Geografiche a livello internazionale”.
“Grazie allo specifico bagaglio di competenze consolidate degli operatori e alla grande capacità dei Consorzi di tutela di coordinare lo sviluppo, il connubio con il grande patrimonio scientifico agroalimentare nazionale può essere costruito rapidamente e risultare la chiave del successo futuro” ha detto il Presidente del Comitato Scientifico di Qualivita, Paolo De Castro, sostenuto anche dal Direttore Generale di Qualivita Mauro Rosati, che ha parlato di “grande rivoluzione del settore agroalimentare” ma anche di “sfide” da accettare.
In occasione del Simposio è stato anche presentato il Premio Ricerca IG – Italia Next DOP, un riconoscimento al migliore interprete nella divulgazione scientifica per sensibilizzare gli attori della ricerca applicata alle filiere DOP IGP e incentivare un dialogo efficace con le aziende del comparto, ideato dalla Fondazione Qualivita con il sostegno di Banca MPS. Ad aggiudicarsi la prima edizione del premio è stato il progetto LIFE GREEN SHEEP presentato dal Consorzio per la tutela della IGP Agnello di Sardegna e da AGRIS Sardegna che ha l’obiettivo di ridurre l’impronta di carbonio della produzione di carne e latte ovino del 12% entro 10 anni.