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L’Europa riscrive le regole per i mangimi

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Lo scorso 5 febbraio il Parlamento Europeo ha adottato il Regolamento sull’immissione sul mercato e sull’utilizzo dei mangimi.
Per la pubblicazione del Regolamento occorre ora solo l’approvazione del Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura prevista all’ordine del giorno della seduta del 24-25 aprile 2009.
Presumibilmente il Regolamento sarà pubblicato entro il mese di giugno p.v. per entrare in applicazione a giugno 2010.
Dopo un lungo iter che ha visti impegnati su posizioni spesso contrapposte la Commissione Europea, il Parlamento Europeo ed il Consiglio, e grazie alla presentazione di un maxi-emendamento si è giunti ad un compromesso. A ciò ha contribuito in modo determinante la nostra associazione di categoria europea – FEFAC – che ha raccolto le preoccupazioni delle Associazioni nazionali e si è fatta promotrice di tavoli di concertazione con le altre associazioni di categoria coinvolte al fine di definire una posizione condivisa sia a livello tecnico che politico.
Infatti, con l’avvicinarsi delle elezioni europee risultava di primaria importanza che il provvedimento fosse approvato in prima lettura dal Parlamento europeo per evitare che il lavoro di oltre 5 anni andasse perduto.
La materia trattata è infatti delicata e prende le mosse dall’ applicazione della Direttiva 2002/2/CE che imponeva la cosiddetta “Formula aperta”, contro la quale si è aperto un lungo contenzioso, promosso da 4 Paesi tra cui l’Italia, dinnanzi alla Corte di Giustizia Europea. Pertanto è nata la necessità di rivedere l’intera materia sulla commercializzazione e sull’utilizzo dei mangimi.
La prima bozza della proposta di Regolamento è stata presentata nel secondo semestre del 2007.

Semplificazione

La proposta di Regolamento, è stata ispirata al programma della Commissione teso alla semplificazione del diritto comunitario e prevede il consolidamento, la revisione e l’aggiornamento delle direttive relative all’etichettatura delle materie prime per mangimi e dei mangimi composti al fine di chiarire la materia e armonizzarne a livello comunitario l’applicazione, nonché di facilitare il funzionamento del mercato interno.
Inoltre, al fine di aumentare la competitività del settore mangimistico e zootecnico europeo prevede una semplificazione dei requisiti tecnici e l’eliminazione di inutili limitazioni amministrative.
In questa ottica di semplificazione ed armonizzazione Assalzoo ritiene fondamentale ed auspica che con la prossima entrata in vigore del nuovo Regolamento comunitario si proceda, anche a livello nazionale ad una abrogazione immediata di tutte le disposizioni superate dalla nuova normativa o in contrasto con la stessa in modo da evitare sovrapposizioni di norme e dubbi interpretativi che sarebbero, non solo, in contraddizione con il processo di semplificazione voluto a livello europeo, ma che determinerebbero difficoltà applicative sia per gli operatori che per le autorità di controllo. (v. box)

Le principali novità
Il Regolamento apporta numerose novità, quali ad esempio: introduzione di nuove definizioni, disposizioni circa le responsabilità degli operatori del settore dei mangimi, disposizioni in materia di etichettatura obbligatoria e volontaria, per i mangimi composti l’indicazione delle materie prime e degli additivi, utilizzo dei claims nutrizionali, la normazione dei mangimi non conformi, la modifica delle tolleranze analitiche, la distinzione tra premiscele e mangimi complementari, nonché l’istituzione a carico delle associazioni di categoria europee dei Codici di buona pratica di etichettatura e del Catalogo delle materie prime.  
Tenuto conto pertanto, che siamo ancora in attesa dell’approvazione finale del Regolamento da parte del Consiglio, riteniamo utile per ora soffermarci solo su alcune novità di maggiore rilievo, rimandando un’analisi più dettagliata e approfondita ai prossimi numeri.

Tutela della formula
Il nuovo Regolamento, fornendo indicazioni per l’etichettatura obbligatoria e per quella volontaria, riunisce e riordina tutte le regole sull’etichettatura delle materie prime e dei mangimi composti attualmente ricompresse in diverse disposizioni comunitarie.
In particolare per quanto concerne l’indicazione delle materie prime prevede che queste vengano riportate con il loro nome in ordine decrescente di importanza ponderale.
Sia per i mangimi destinati ad animali per la produzione di alimenti, che per i mangimi per animali da compagnia dovrà essere riportata la percentuale di inclusione qualora tale materia prima sia messa in evidenza, tramite parole, immagini o grafici.
Per i mangimi composti per animali destinati alla produzione di alimenti il responsabile delle indicazioni in etichetta dovrà, dietro richiesta dell’acquirente e fatte salve le disposizioni della direttiva sulla protezione della proprietà intellettuale, fornire dati quantitativi sulla composizione del prodotto avvalendosi di una tolleranza del +/- 15%.  

Catalogo delle materie prime
E’ prevista l’istituzione di un catalogo comunitario delle materie prime per mangimi al fine di migliorare l’etichettatura dei mangimi e lo scambio di informazioni circa i prodotti utilizzati. Permane la caratteristica di catalogo non esaustivo. La prima versione del catalogo si baserà sull’attuale elenco fornito nella direttiva 96/25/CEE (rispondente alla tabella capo II, parte A, allegato I, legge 281/1963). Colui che commercializza per la prima volta una materia prima non elencata nel catalogo è tenuto a fornirne tempestiva comunicazione ai rappresentati dei settori europei dei  mangimi che manterranno aggiornato il registro e provvederanno alla sua pubblicazione. In proposito FEFAC sta già organizzando dei tavoli di concertazione con le associazioni europee rappresentanti i fornitori di materie prime per concordare sui criteri da applicare per l’inserimento delle nuove materie prime nel catalogo.

Pubblicato: Gennaio-Marzo 2009

Foto: Pixabay

Lea Pallaroni