Lo scorso ottobre si è svolto un interessante seminario dal titolo “La Politica Agricola Comune: la nuova riforma”, organizzato dal Gruppo Giovani Assalzoo, nell’ambito delle attività del Gruppo programmate per l’anno 2014.
Il seminario si è svolto a Catania, presso l’Hotel Romano Palace. La location siciliana è stata suggerita dal Presidente del Gruppo Giovani, il Dott. Alessandro Leone che, giocando in casa, ha avuto modo di far conoscere la bella città di Catania e lo scenario spettacolare dell’Etna, patrimonio dell’Umanità.
La scelta dell’argomento e della data non sono state casuali, bensì strettamente correlate con la quasi contemporanea adozione della nuova riforma della PAC, da parte del Governo italiano.
La PAC rappresenta da circa cinquant’anni, per l’Unione Europea e quindi per il nostro Paese, un punto di riferimento e un condizionamento importante delle nostre produzioni agricole e zootecniche.
Lo scopo del Seminario era quello di mettere in evidenza i riflessi che la nuova riforma avrà sul settore agroindustriale italiano, ed in particolare le implicazioni per il settore mangimistico, soprattutto alla luce della libertà, concessa dalla Commissione europea agli Stati membri, riguardo alle modalità applicative degli aiuti accoppiati.
Il Presidente del Gruppo Giovani ha aperto i lavori sottolineando lo stretto legame che intercorre tra l’industria mangimistica ed il settore agricolo nazionale e la necessità di un sostegno concreto e programmatico da parte della Politica Agricola Comune, che fin dalla sua nascita, ha posto tra le proprie finalità quella della sicurezza alimentare nei Paesi dell’Unione; sicurezza alimentare intesa proprio come disponibilità di approvvigionamento di alimenti e materie prime.
L’On. La Via, Presidente della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo – ENVI che ha partecipato direttamente alla stesura della nuova riforma della PAC, nonostante sia stato impossibilitato a partecipare fisicamente, ha fornito interessanti spunti di riflessione ai partecipanti attraverso un video-messaggio, delineando le priorità di lavoro della Commissione ENVI tra cui: la revisione del quadro normativo sui mangimi medicati e del farmaco veterinario, la sostenibilità delle produzioni, la normativa sui rifiuti ed in particolare l’utilizzo dei sottoprodotti dell’industria alimentare nei mangimi. Proprio questo ultimo punto è stato ripreso più volte nel corso della giornata, poiché i sottoprodotti dell’industria alimentare rappresentano un’alternativa sostenibile alle fonti proteiche tradizionali.
Hanno fatto seguito i preziosi contributi del Prof. Biagio Pecorino, professore titolare della cattedra di economia agraria all’Università di Catania, che ha presentato la storia e l’evoluzione della PAC, del Dr. Fabio Pierangeli (INEA), che ha parlato del recepimento e dell’applicazione nazionale della PAC e del Prof. Vincenzo Chiofalo, professore titolare della cattedra di nutrizione e alimentazione animale all’Università di Messina, che ha messo in evidenza quegli elementi del secondo Pilastro della PAC che possono rappresentare delle opportunità per il settore mangimistico, e che favoriscono una attiva e proficua collaborazione con il settore agricolo.
Durante il dibattito finale, è stato sottolineato quanto la nuova PAC e le modalità di applicazione previste dallo Stato italiano, basate su un criterio di ridistribuzione alquanto ampia, compromettano l’utilità degli stessi incentivi, in certi casi addirittura irrisori, limitandone gli obiettivi di sostegno e rilancio dei settori dell’agricoltura e della zootecnia.
Altro tema che ha mosso il dibattito è stato quello della possibilità per l’industria mangimistica di impiegare materie prime che derivano da altri processi industriali, come ad esempio gli “ex prodotti alimentari”. Questo aspetto è stato efficacemente ripreso dal Prof. Chiofalo, che ha fornito indicazioni riguardo agli studi condotti dall’Università di Messina in riferimento ad alcuni “ex prodotti alimentari” che potrebbero trovare un efficace impiego nei mangimi.
Inoltre è stato messo in evidenza che a livello europeo si è di recente costituita EFFPA, l’Associazione dei trasformatori degli ex prodotti alimentari, di cui FEFAC sarà membro a pieno titolo.
Questo a testimonianza del fatto che sia il legislatore europeo che l’industria europea dei mangimi intendono ridurre gli sprechi alimentari e al contempo trovare alternative sostenibili alle tradizionali fonti proteiche nei mangimi.
I Giovani hanno partecipato numerosi, interessati alla tematica oggetto di discussione e richiamati dal fascino della terra siciliana. Come è consuetudine per tutti gli appuntamenti del Gruppo, non si è tralasciata la possibilità di passare insieme anche dei piacevoli momenti e, per l’occasione, il Presidente Leone ha coinvolto il gruppo in una interessante visita guidata di Catania, alla scoperta dei suoi principali monumenti che si è conclusa con una squisita cena siciliana. La maestosità di un vulcano millenario ha poi colpito chi ha partecipato all’escursione in fuoristrada sull’Etna, che ha portato i partecipanti fino a quota 2900 msl, in prossimità di uno dei crateri sommitali del vulcano.
L’appuntamento si è dunque rivelato un perfetto connubio tra formazione, cultura, divertimento e, aggiungiamo, avventura tra le colate laviche dell’Etna.
Ringraziamo il Presidente Leone per l’entusiasmo profuso nell’organizzazione dell’evento e ringraziamo tutti i Giovani per aver partecipato attivamente all’incontro e aver portato come sempre positività e interesse.
Cogliamo l’occasione per invitare altri Giovani delle ditte associate ad iscriversi al Gruppo per ampliare ancora di più il confronto negli appuntamenti che verranno.
Michele Fusillo – Assalzoo