Costi medi di produzione elevati per il latte di pecora. Nell’annata agraria 2016/2017 è stato pari a 1,12 euro/litro di latte prodotto al netto di premi e contributi PAC. Il dato è contenuto in un’indagine di Ismea, l’Istituto di Servizi per il mercato agricolo e alimentare, nell’ambito delle attività del Piano di settore zootecnico per la filiera ovicaprina.
Gli esperti hanno valutato l’attività di un campione di 18 aziende specializzate nell’allevamento ovino in Sardegna, la prima regione italiana per capi di bestiame con più del 45% del patrimonio ovino nazionale. Le aziende sono state divise per dimensione: medio piccole, da 50 a 384 capi, e grandi, con oltre 385 capi. Questa divisione si è rivelata un discrimine fondamentale dal momento che è stata riscontrata una forte variabilità sia per quanto riguarda le performance tecniche che quelle economiche.
In particolare, il costo di produzione è risultato molto più elevato nelle aziende medio-piccole rispetto alle grandi: rispettivamente pari a 1,43 €/lt e 1,03 €/lt Iva esclusa. A pesare diversamente è l’incidenza dei costi del lavoro per litro di latte prodotto, circa il 42% nelle aziende medie e il 26% in quelle grandi (0,83 €/lt e 0,38 €/lt). Questa differenza indica che soprattutto gli allevamenti ovini di medie dimensioni operano ancora con una limitata meccanizzazione delle principali operazioni di cura e alimentazione del bestiame.
I costi di alimentazione sono invece risultati più omogenei, meno influenzati dalla dimensione dell’allevamento. Nelle aziende medie pesano per 0,50 €/lt e per 0,49 €/lt in quelle grandi. Sui costi di produzione è stato notevole l’impatto del clima sfavorevole che ha fatto crescere i costi per l’acquisto di foraggi conservati e alimenti concentrati.
In definitiva i bilanci hanno mostrato una forte sofferenza generale non compensata dal sostegno della Politica Agricola Comune (incluso premio accoppiato) che rappresenta circa un terzo dei ricavi complessivi. La Produzione Lorda Vendibile si è attestata su valori esigui a causa di prezzi molto bassi e di livelli contenuti di produttività per effetto della straordinaria siccità della stagione agraria considerata.
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