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Le produzioni animali per nutrire il pianeta: un messaggio per EXPO

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È previsto che la domanda globale di cibo aumenterà del 70% entro il 2050. In questo contesto, il ruolo dell’allevamento animale rispetto all’approvvigionamento alimentare è duplice: da un lato le produzioni animali convertendo materiali di basso valore nutrizionale, spesso non commestibili o sgradevoli per l’uomo, in latte, carne e uova rappresenteranno sempre una fonte alimentare fondamentale per nutrire il pianeta; dall’altro gli animali in produzione zootecnica potranno entrare in competizione con l’uomo per il cibo, in particolare per i cereali nell’alimentazione dei monogastrici. Questi aspetti rappresentano una sfida importante per il pianeta a cui la comunità scientifica può contribuire nel definire le vie perseguibili.

I sistemi di allevamento occupano circa il 30 per cento della superficie del pianeta priva di ghiaccio, e sono un bene globale significativo con un valore di almeno 1.400 miliardi di dollari. Il settore zootecnico è sempre più organizzato in lunghe filiere di mercato che impiegano almeno 1,3 miliardi di persone nel mondo e direttamente sostengono le condizioni di vita di 600 milioni di piccoli agricoltori nei paesi in via di sviluppo (Thornton et al . 2006). Le produzioni animali in genere, ed il sistema dei piccoli proprietari (Smallholder system) in particolare, rappresentano anche una risorsa importante per le comunità vulnerabili, in cui l’allevamento è un importante fonte di sostanze nutritive oltre che di tradizione e cultura. Per le realtà più povere infatti, il contributo del bestiame all’approvvigionamento di alimenti è per lo più indiretto: le vendite di animali o la produzione degli stessi, la cui domanda è in rapida crescita, è in grado di fornire liquidità per l’acquisto di altri alimenti di base, e di reddito per l’acquisto di fattori di produzione che possono aumentare la produzione agricola sostenibile nei sistemi di coltivazione – allevamento misti.


Il settore zootecnico è caratterizzato anche da un ulteriore dualismo. Nei paesi in via di sviluppo, si sta assistendo ad una rapida crescita della domanda di prodotti animali. Nei paesi sviluppati invece, la domanda di prodotti animali è stagnante, seppur in questi contesti molti sistemi di produzione stanno aumentando la loro efficienza e la sostenibilità ambientale. Ciò implica che il settore delle produzioni animali sia globalmente molto dinamico ed in crescita.


Al di là degli aspetti socio economici è indubbio che i prodotti di origine animale contribuiscono direttamente anche alla sicurezza nutrizionale in tutte le realtà. Attualmente si stima che i prodotti animali contribuiscono per il 13-17% dell’energia e per il 28-33% delle proteine consumate a livello mondiale dall’uomo, seppur con grandi differenze tra le diverse aree geografiche (Thorton 2010). Accanto a ciò però e doveroso anche ricordare che si consuma la metà della produzione mondiale di cereali per farlo. In futuro le produzioni animali saranno sempre più influenzate dalla competizione per le risorse naturali, in particolare acqua e terra, nonché la concorrenza tra gli alimenti/mangimi/energia. I mutamenti climatici poi, non possono che complicare lo scenario, creando una notevole incertezza su come questi fattori (tutti) giocheranno nelle diverse regioni del mondo nei prossimi decenni. L’obiettivo sia per il mondo produttivo che per quello tecnico scientifico, è quello di riuscire ad alimentare tutti in modo sufficiente e a costi sostenibili, producendo di più ed in modo più efficiente, evitando gli sprechi. Oggi il settore mangimistico, oltre a rappresentare una via irrinunciabile per il riciclaggio di 90 milioni di tonnellate di sottoprodotti derivanti dal settore alimentare e biocarburanti, offre anche una soluzione sostenibile per la riduzione degli sprechi a valle del processo di produzione. Ma ciò non basta; ogni possibile miglioramento dell’efficienza di tali processi di “re-use”, è riconosciuto come l’opzione più sostenibile anche per le produzioni animali, che quindi hanno l’opportunità di rinnovarsi anche rispetto alla percezione del consumatore sempre più attento. La conclusione è quindi che vi è un urgente bisogno di investimenti a sostegno dell’ulteriore sviluppo di “sistemi alimentari sostenibili” con una traduzione efficace della scienza e della tecnologia nella pratica.


In questo scenario si inserisce un evento come quello del XXI congresso dell’Associazione per la Scienza e le Produzioni Animali (ASPA; www.aspa.org), che si terrà a Milano, presso la sede dell’Università Statale, Via Festa del Perdono, dal 9 al 12 Giugno 2015, vuole proprio essere una vetrina scientifica di tale comparto. Il titolo dell’evento è “Animal production for feeding the planet”. Non a caso si terrà nel periodo in cui si svolgerà EXPO ed in una sede, l’Università degli Studi di Milano, che a sua volta è fra quelle che ospiteranno molti eventi scientifici di EXPO. L’evento affronterà tematiche nel campo delle produzioni animali, veterinario, della ricerca in campo zootecnico-biologico, così come tratterà gli aspetti più strettamente connessi alle nuove tecnologie applicate alle scienze delle produzioni animali, e vedrà un’affluenza di oltre 300 partecipanti tra docenti, ricercatori, e professionisti del settore. Importanti ricercatori italiani ed esteri saranno impegnati in letture magistrali, presentazioni orali e di poster sui seguenti argomenti: Genetic, genomics and nutrigenomics; Livestock and environment; Physiology and metabolism; Animal products for human health; New technologies in animal sciences; Research and developmnet (R&D) in animal science. Il Convegno ospiterà nella giornata conclusiva un evento internazionale dal titolo “System Approach for improving the sustainability of animal production, health and welfare” in cui verranno discussi i temi della sostenibilità, del benessere e della salute animale usando un approccio di sitema. L’approvigionamento di alimenti di origine animale a livello mondiale, un uso “environmentally-friendly” dell’ambiente, il rispetto del benessere animale con una particolare attenzione all’uso del farmaco saranno i principali argomenti trattati in questa giornata a cui parteciperanno ricercatori provenienti da tutte le parti del mondo. La giornata sarà organizzata in associazione con la European Association of Animal Production, ed in collaborazione con il Comitato scientifico EXPO. I contenuti scientifici di questa giornata e del Convegno nel suo complesso verranno trasferiti in rete per comunicarli in modo visibile e fruibile ad un pubblico il piu’ vasto possibile e multiculturale come sarà quello di EXPO.

Foto: Unsplash

Antonella Baldi e Luciano Pinotti – Dipartimento di Scienze Veterinarie per la Salute, la Produzione Animale e la Sicurezza Alimentare – Università degli Studi di Milano