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Luca Bianchi (Mipaaf): “Carne rossa, 2017 anno di svolta in positivo. Iniziativa del portale risposta concreta contro il dilagare delle fake news su questioni alimentari”

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Dottor Bianchi che momento sta attraversando la filiera della carne italiana?
Possiamo definire, per quanto riguarda la carne rossa, il 2017 come l’anno del “giro di boa”. Il 2017 ha segnato finalmente l’arresto della caduta dei consumi della carne bovina, con una variazione del +2,2% nel periodo gennaio-settembre rispetto allo stesso periodo del 2016; in graduale crescita anche i prezzi per le principali categorie di animali. Le aspettative per il mercato nei prossimi mesi da parte degli operatori sono piuttosto positive, come confermato dai maggiori acquisti dall’estero di capi da ristallo. Tra l’altro l’innalzamento dei prezzi nel resto d’Europa favorisce su tutti i canali del mercato interno l’acquisto di carne nazionale.
Per quanto riguarda la carne suina, anche qui il 2017 conferma la ripresa, dopo la profonda crisi di mercato e il crollo dei prezzi che aveva colpito il settore nel biennio 2014-15. Tuttavia, a partire dalla seconda metà dell’anno si intravedono segnali di un rallentamento, con l’attenuazione delle tensioni di mercato e il ribasso delle quotazioni a livello internazionale.
Insomma, occorre cogliere i segnali di ripresa e accompagnarli, in un mercato le cui oscillazioni impongono di tenere alta la guardia.

La comunicazione vive, soprattutto in questi anni, di mode. Ciò vale anche nell’alimentazione e una delle mode del momento è attaccare la carne. Come vanno affrontati questi fenomeni rispetto alla carne e, in generale, nel mondo agroalimentare?
Le mode spesso sono tali, ma non va sottovalutata la portata di alcuni fenomeni. Il Ministero è da sempre impegnato per far conoscere ai consumatori modalità produttive ed eccellenze delle nostre filiere agroalimentari. Secondo gli esperti nutrizionisti, il segreto di una corretta alimentazione sta nel variare gli alimenti che mattiamo in tavola e la dieta mediterranea rappresenta in questo senso un momento di sintesi importante con solide basi scientifiche. Carne rossa, salumi e insaccati, consumati nelle qualità raccomandate, apportano una serie di benefici a tutte le età. È poi evidente che concetti inerenti il benessere animale e l’impatto ambientale degli allevamenti devono essere affrontati e non subiti dalle filiere cercando di trasformare le criticità in potenziali elementi di competitività. Agire solo in difesa alla lunga può diventare faticoso e poco produttivo; accrescere invece il grado di consapevolezza su queste tematiche potrà consentire di giocare talvolta anche in attacco.

Come nasce l’iniziativa Carnerossa.info? Quali finalità si prefigge?
Si tratta di una risposta concreta che come Mipaaf si è voluto dare al dilagare su web e social delle “fake news” sul consumo di carne, un fenomeno spesso trainato da mode o da interpretazioni errate (e pericolose) di altre notizie. Analisi preliminari quali quantitative hanno confermato che la figura dello scienziato è ancora comunemente ritenuta affidabile e credibile e per questo, alla base dell’iniziativa si è puntato su un comitato scientifico, il COSNALA (Comitato Scientifico Nazionale sull’Alimentazione d’origine Animale), il cui compito è garantire l’affidabilità dei contenuti pubblicati sul sito www.carnerossa.info. I componenti del COSNALA sono studiosi di altissimo livello e differenti competenze. L’obiettivo del Comitato è fare ordine tra le informazioni scientifiche e contrastare il dilagare delle false notizie, attivando un circolo virtuoso di comunicazione corretta sull’alimentazione in generale e, in particolare, sul consumo della carne. Il consumatore, infatti, è bersagliato da notizie allarmistiche che non hanno alcun fondamento scientifico. Questo progetto intende fare chiarezza, sostenendo la dieta mediterranea che, a differenza di tante altre che vengono proposte dai media, è sempre da preferire perché è varia ed equilibrata.
Oltre al sito www.carnerossa.info, che raccoglie tutta una serie di contenuti scientifici sull’argomento, le vengono rilanciate anche sugli omonimi canali social dedicati: Facebook, Twitter, YouTube e Instagram.

Si tratta di un esperimento-pilota o di un progetto di medio-lungo periodo che deve coinvolgere istituzioni e filiera produttiva?
È chiaro che per ottenere risultati di rilievo un po’ di tempo ci vuole. In questo senso le decisioni sono state prese all’interno di un tavolo di filiera a cui partecipano le principali associazioni del settore, che hanno convenuto con noi sulla necessità di dare ampio respiro all’operazione. Ecco perché sicuramente l’attività intrapresa avrà un seguito almeno per il prossimo anno.

Ci sono altri progetti di comunicazione sul modello di Carnerossa.info che il Ministero sta pensando di lanciare?
Esistono molte iniziative in diversi settori dell’agroalimentare, che rispondono a esigenze diverse in termini di comunicazione. Poiché in generale esiste un crescente interesse in termine di origine dei prodotti, tradizioni regionali, modalità di preparazione degli alimenti, cerchiamo di utilizzare sempre più i new media per rispondere a queste esigenze. Proprio pochi giorni fa abbiamo lanciato una campagna di comunicazione sul settore avicunicolo.Nel caso di uova e carne di coniglio – per le quali abbiamo una situazione diversa, considerata la totale autosufficienza– abbiamo voluto rilanciarne l’immagine, comunicandone le caratteristiche nutrizionali e suggerendo modalità di preparazione più adatte ai ritmidella vita moderna. La campagna, dal naming “A tavola nascono nuovi eroi”, che utilizza una chiave ironica e uno stile dinamico e positivo, sarà veicolata attraverso spot radio e TV, due siti web, l’apertura di canali social e un’intensa campagna con banner su siti di food blogger.

Salvatore Patriarca