Dopo un’estate stabile, l’avanzo commerciale agroalimentare dell’Unione Europea è salito a 6,7 miliardi di euro a settembre 2023. Questo rappresenta un aumento dell’18% sia rispetto ad agosto 2023 che a settembre 2022. Il saldo commerciale cumulativo da gennaio a settembre 2023 ha raggiunto i 51 miliardi di euro, con un incremento di 8,5 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo nel 2022. Questi sono i principali risultati dell’ultimo rapporto mensile sul commercio agroalimentare pubblicato alla fine di dicembre dalla Commissione Europea.
Esportazioni
A settembre 2023, le esportazioni dell’UE hanno raggiunto i 19 miliardi di euro, con un aumento del 5% rispetto al mese precedente, ma ancora del 9% al di sotto del livello di settembre 2022. Le esportazioni cumulative da gennaio hanno toccato i 170,7 miliardi di euro, un 2% in più rispetto allo stesso periodo del 2022.
Rispetto al 2022, le esportazioni cumulative dell’UE nel 2023 sono aumentate significativamente verso il Regno Unito (3 miliardi di euro, +8%) e la Turchia (+836 milioni di euro, +29%), mentre le esportazioni verso gli Stati Uniti sono diminuite del 8% (-1,9 miliardi di euro) e verso l’Egitto del 36% (-739 milioni di euro).
Le tre principali destinazioni delle esportazioni agroalimentari dell’UE tra gennaio e settembre 2023 sono rimaste il Regno Unito, gli Stati Uniti e la Cina.
Per quanto riguarda i prodotti esportati, si sono registrati aumenti significativi nelle preparazioni di cereali (+1,4 miliardi di euro, +8%) e nelle preparazioni di frutta e noci (+1,3 miliardi di euro, +17%) rispetto al 2022. Nel contempo, le esportazioni di cereali sono diminuite di 1,9 miliardi di euro (-15%, principalmente a causa di valori unitari più bassi), così come quelle di carne suina (-986 milioni di euro, -10%) e di liquori e liquori (-555 milioni di euro, -7%). Inoltre, i volumi esportati sono aumentati del 29% per gli oli vegetali e del 13% per semi oleosi e colture proteiche.
Importazioni
Il valore delle importazioni agroalimentari dell’UE è stato di 12,3 miliardi di euro a settembre, con una riduzione del 2% rispetto al mese precedente e del 19% rispetto a settembre 2022. Le importazioni cumulative da gennaio a settembre 2023 hanno raggiunto i 119,7 miliardi di euro, con una riduzione del 5% rispetto allo stesso periodo del 2022 (-5,9 miliardi di euro).
Per quanto riguarda i prodotti importati, si sono osservate riduzioni nelle importazioni di semi oleosi e colture proteiche (-2,7 miliardi di euro, -14%) e oli vegetali (-2,3 miliardi di euro, -28%), a causa di diminuzioni sia nei prezzi che nei volumi.
Nel 2023, le importazioni sono diminuite soprattutto dal Brasile (-1,9 miliardi di euro, -13%, principalmente per quanto riguarda soia, caffè e mais) e dall’Argentina (-1,4 miliardi di euro, -27%, soprattutto farine di soia). Sono stati registrati cali anche dall’Australia (-889 milioni di euro, -29%, principalmente colza), dalla Cina (-854 milioni di euro, -12%) e dall’Indonesia (-555 milioni di euro, -11%).