I ricercatori del Roslin Institute (Università di Edimburgo) stanno collaborando con l’Iowa State University (Usa) per trovare un modo per sconfiggere un virus che colpendo gli allevamenti di maiali sta facendo perdere ai produttori suinicoli milioni di sterline ogni anno. Il virus – noto come PRRSV, porcine reproductive and respiratory syndrome virus – causa la cosiddetta malattia dell’orecchio blu, una patologia che può risultare fatale perché compromette le difese immunitarie degli animali, rendendoli più vulnerabili alle infezioni. Fra le sue conseguenze sono incluse l’incapacità di riprodursi e, negli animali giovani, malattie dell’apparato respiratorio.
Gli scienziati analizzeranno il genoma dei maiali alla ricerca di caratteristiche che li rendano meno propensi ad ammalarsi dopo l’infezione, ponendo anche attenzione ad evitare che la maggiore resistenza a questo virus non comporti una riduzione della capacità di reagire ad altri patogeni. In questo modo sarò possibile utilizzare per la riproduzione animali più sani e con minori probabilità di morire a causa della sindrome respiratoria. Infatti l’elevata capacità di questo virus di mutare rapidamente fa sì, da un lato, che questo microbo sia molto virulento e, dall’altro, che un approccio difensivo basato sui vaccini sia poco efficace: le varianti del virus resistenti alla sua azione sono già molte.
L’esatto impatto economico dell’infezione sul territorio europeo non è stato ancora rilevato, ma si stima che il virus costi all’industria suinicola americana circa 600 milioni di dollari all’anno, pari a circa un terzo delle perdite associate alle malattie infettive.
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Silvia Soligon