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Circolarità, la nuova frontiera del settore mangimistico

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L’alimentazione circolare applicata ai mangimi è stato il tema principale della sesta edizione della serie di webinar Fefac Charter 2030. Durante il webinar i relatori dei settori della lavorazione di insetti, alghe, fosforo ed ex alimenti hanno presentato il loro proposito di fornire all’industria dei mangimi le risorse nutritive recuperate dall’economia circolare, mantenendo nel contempo i più elevati standard di sicurezza dei mangimi.

Ad aprire il webinar di Fefac è il presidente Asbjørn Børsting che ha sottolineato l’attuale situazione di crisi in Ucraina. Le conseguenze del conflitto, ha spiegato Børsting, dimostrano le vulnerabilità del sistema alimentare e dei mangimi dell’UE e la loro dipendenza dalle forniture di Paesi terzi. Ciò illustra l’importanza di esplorare il potenziale per sfruttare fonti di nutrienti alternative dall’economia circolare europea, concentrandosi su strategie a lungo termine per rafforzare l'”autonomia alimentare dell’UE”.

Il concetto di mangime circolare

Nel webinar si è parlato di mangime circolare. Martin Scholten dell’Università di Wageningen ha presentato un’introduzione al concetto di mangime circolare come mezzo per aumentare l’autonomia del mangime e ridurre al minimo le perdite di nutrienti. A questi due obiettivi è stata assegnata un’elevata priorità nelle comunicazioni della Commissione UE sulla strategia Farm to Fork e il piano d’azione per l’economia circolare, in particolare il piano d’azione per la gestione dei nutrienti. Scholten ha sottolineato, nel suo discorso di apertura, il ruolo essenziale del settore zootecnico nell’ottimizzazione della sostenibilità di qualsiasi sistema alimentare e che un sistema alimentare circolare consente di produrre più proteine ​​animali con meno terra. Ha tuttavia invitato il settore dell’alimentazione animale a migliorare il suo attuale tasso di circolarità che stima al 60%.

I relatori delle industrie degli insetti, del recupero del fosforo, delle alghe e degli ex prodotti alimentari hanno presentato le tecnologie emergenti con il potenziale per recuperare in sicurezza i nutrienti da flussi non sfruttati con un possibile uso nella mangimistica. La legislazione, l’accesso ai finanziamenti, il fabbisogno energetico e l’accesso al mercato sono citati tra i fattori critici per le attività di upscaling. Angela Booth, presidente del comitato di gestione della sicurezza dei mangimi di Fefac, ha sottolineato l’impegno della federazione a facilitare la riflessione su come il processo decisionale potrebbe affrontare questi fattori critici al fine di creare un sistema alimentare più sostenibile e resiliente, ricordando che ciò non dovrebbe in alcun modo acquisire spazio a spese della sicurezza dei mangimi e degli alimenti.

Foto: ©Frank Seifert_Fotolia