In futuro saranno disponibili mangimi alle alghe per suini, pollame e gamberetti. L’azienda americana Algal Scientific di Plymouth, in Michigan, ha infatti ottenuto un finanziamento di 7 milioni di dollari per metterli in commercio. “Il finanziamento rappresenta per noi una vera e propria boccata d’ossigeno – spiega Geoff Horst, amministratore delegato della compagnia – e accelererà la penetrazione dei nostri prodotti nel mercato”.
La linea di mangimi realizzati dall’azienda, chiamata “Algamune”, è prodotta utilizzando una specie selezionata di alghe (Euglena gracilis) naturali, non-Ogm, coltivate all’interno di un sistema di fermentazione sterile. Grazie al rilevante contenuto di betaglucano presente nelle alghe, questi alimenti, secondo i produttori, sono in grado di rafforzare il sistema immunitario degli animali e, di conseguenza, ridurre l’impiego dei vaccini. Inoltre, il betaglucano sarebbe capace di legarsi alle micotossine presenti nei mangimi e limitarne la biodisponibilità all’interno del tratto digestivo.
La società americana dichiara che Algamune rappresenta anche un valido aiuto nella lotta alla “sindrome dei punti bianchi” (WSSV – White Spot Syndrome Virus), un’infezione virale che colpisce i gamberetti. “Abbiamo ottenuto buoni risultati in termini di contrasto al virus della WSSV – precisa Horts -: nutrire i gamberetti con Algamune può migliorarne il sistema immunitario, aiutando i crostacei a sconfiggere l’agente patogeno”.
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Nadia Comerci