La speranza di una ripresa, dopo l’allentamento dei prezzi degli ultimi mesi, ma anche l’attenzione puntata sugli stock, sui paesi emergenti e sulle tensioni commerciali, come l’embargo verso la Russia, che hanno messo in fibrillazione il sistema agroalimentare. Il 2015 per i produttori si presenta con previsioni ottimistiche, ma prudenti. Resta ancora in primo piano, per quanto riguarda l’Europa, la questione degli aspetti regolativi e dei controlli. “La FEFAC spera che il sistema di tassazione riconoscerà i controlli eseguiti dagli operati rendendolo più efficiente, favorendo controlli mirati, il dialogo e la cooperazione”, ha detto Ruud Tijssens, presidente della Federazione dei produttori europei di mangimi.
Altro tema caldo riguarda la libertà di importazione di colture Ogm. Tjssens punta all’approvazione delle 12 produzioni GM che sono state già valutate positivamente dall’Efsa e sulle quali è attesa una decisione definitiva da parte della Commissione europea. “L’approvazione è essenziale per mantenere vitali le forniture di risorse ricche in proteine e la competitività del settore dell’allevamento Ue che deve affrontare le conseguenze negative del divieto di importazione russo – ha detto ancora il presidente della FEFAC -. La Federazione si aspetta che la Commissione europea garantisca un approccio più prevedibile e scientifico rispetto alla revisione della decisione sugli Ogm”. La Fefac sarà impegnata anche nelle proposte mirate ad assicurare la fornitura di materie prime strategiche: uno dei pilastri riguarderà la produzione di soia, priorità per l’agenda politica nel 2015. Infine un tema che ha riguardato da vicino anche il lavoro parlamentare italiano: Tijssens ha dichiarato che la revisione della direttiva sui mangimi medicati dovrà essere in linea con i principi del quadro di sicurezza dei mangimi nell’Ue.
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Red.