A livello globale la domanda di carne, latte e latticini è in continua crescita, e il parallelo aumento delle risorse da destinare all’alimentazione degli animali da allevamento è una questione di rilevanza mondiale che sta assumendo dimensioni sempre più critiche. Quella dell’aumento delle risorse naturali da destinare alla zootecnia è una problematica che, a causa della limitata disponibilità delle stesse risorse naturali e della concorrenza tra le risorse destinate all’alimentazione umana e quelle destinate alla produzione di mangimi e di biocarburanti, è sempre più sentita. Secondo un gruppo di ricercatori della Fao (Food and Agriculture Organization) e dell’Association Française de Zootechnie parte della soluzione di questa problematica potrebbe risiedere nell’impiego di insetti come alimenti: in uno studio pubblicato sulla rivista Animal Feed Science and Technology i ricercatori hanno condotto una revisione di centinaia di studi scientifici sul potenziale utilizzo di insetti come alimenti per animali, campo che – sebbene già conosciuto dagli addetti ai lavori – è ancora in gran parte da sondare ed esplorare. I ricercatori spiegano che è molto importante individuare risorse alimentari alternative per la zootecnia: gli allevamenti da cui vengono prodotti carne, latte e derivati sono infatti molto affamati di risorse. Si stima che, da soli, occupino il 75% di tutte le terre coltivate e consumino l’8% di tutta l’acqua consumata dall’uomo, principalmente per dissetare gli animali e irrigare le colture destinate alla loro alimentazione.
“Gli insetti hanno molti vantaggi – spiega Harinder Makkar, responsabile della sezione Animal Production nella divisione Animal Production and Health Division della Fao e primo autore dello studio -. Crescono e si riproducono facilmente, possono essere allevati a partire dai rifiuti organici e hanno un alto tasso di conversione alimentare: un chilogrammo di biomassa da insetto può essere prodotto da circa 2 chili di rifiuti”.
Parte della letteratura scientifica esaminata ha messo in evidenza che gli insetti utilizzati come ingrediente nei mangimi possono sostituire dal 25 al 100% della farina di soia o della farina di pesce, a seconda della specie animale.
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m.c.