Il mercato del mais è influenzato dalle previsioni meteorologiche di Brasile e Stati Uniti: il maltempo che ha colpito il Paese sudamericano ha determinato un trend ribassista, mentre le condizioni meteo che stanno interessando il Nord America fanno sperare in un rialzo delle prospettive. È quanto emerge dal rapporto “Grain Market Report” pubblicato dall’International Grains Council (Igc), secondo cui il clima asciutto che imperversa sull’Europa occidentale, soprattutto sulla Francia settentrionale e in alcune zone del regno Unito, potrebbe influenzare la produzione dell’orzo.
“Il sottoindice Igc del mais è diminuito del 6% a partire da febbraio, scendendo a un livello vicino a quello dell’anno scorso – precisa l’Igc -. In Argentina e negli Stati Uniti sono stati registrati cali evidenti, con quotazioni più basse rispetto ai valori del Mar Nero”. Questa situazione ha determinato una riduzione dei futures del mais, legata alla vendita tecnica e speculativa, “poiché i fondi non commerciali sono diventati più tendenti al ribasso”.
Il sottoindice Igc dell’orzo è invece rimasto sostanzialmente invariato. “I prezzi medi all’origine sono stati sostenuti da un forte interesse all’acquisto”, sottolinea l’Igc, precisando che le quotazioni delle esportazioni della soia del Golfo Usa sono diminuite invece dell’1% nell’ultimo mese. “In Australia i valori erano inferiori rispetto alla media mensile, dato che il sostegno derivante dalle prospettive di una produzione fortemente ridotta è stato sovrastato dalla pressione dovuta all’aumento delle vendite”. Infine, l’Igc comunica che nell’ultimo mese sono scesi anche futures dell’avena prodotta negli Stati Uniti.
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