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Mercato grano, andamento positivo nei primi mesi del 2017

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Nel 2017 il mercato del grano ha avuto una partenza positiva, stimolata dai movimenti valutari, dalle preoccupazioni per i possibili danni arrecati dal freddo e dalle notizie di tendenze al rialzo. È quanto emerge dall’ultima edizione del Grain Market Report, pubblicata dall’International Grains Council (Igc), che scrive nel rapporto: “Dopo la lenta avanzata registrata ai primi di dicembre, si è verificato un rialzo delle esportazioni mondiali di grano, che ha determinato un incremento del 5% del sottoindice Igc Goi (Igc Grains and oilseeds Index). A sostenere la crescita sono state le preoccupazioni sul clima freddo e asciutto in alcune parti del Nord America e in Europa, così come la conferma di un forte calo della superficie coltivata con il grano invernale negli Stati Uniti”.

Il rapporto evidenzia che la crescita dei ricavi è stata stimolata anche dal ribilanciamento annuale del fondo indicizzato avvenuto a gennaio, che ha permesso l’inclusione di ulteriori futures del grano nel portfolio delle materie prime. “L’attività di trading nei mercati del Mar Nero era stagionalmente debole – scrive l’Igc -. Sostenute da una forte interesse all’acquisto mostrato dall’India (per le forniture di origine ucraina) e da vincoli logistici, le esportazioni di grano macinato si sono moderatamente rafforzate, raggiungendo circa 185 dollari fob. I valori dell’Unione Europea sono rimasti sostanzialmente invariati fino all’inizio di gennaio, quando sono leggermente cresciuti a causa dei movimenti della valuta statunitense. È cresciuta anche la domanda di grano di qualità German B, che ha registrato un incremento di 7 dollari fob, raggiungendo la quota di 192 dollari fob”.

Nel rapporto “Agri Commodities Monthly February 2017”, Rabobank evidenzia che le prospettive sull’andamento del mercato del grano dipendono dal calo della superficie dedicata alla coltivazione del grano invernale e dalla tendenza al ribasso dei prezzi, che potrebbero tornare a salire piuttosto lentamente. L’azienda sottolinea che questa stagione l’area coltivata con il grano invernale è la più ristretta dal 1909: il calo del 10% delle zone seminate rispetto all’anno scorso sarebbe frutto della reazione dei produttori statunitensi a tre anni di prezzi bassi. Rabobank prevede che quest’anno l’area statunitense complessiva dedicata alla semina del grano sarà inferiore del 7%, mentre quella europea dell’1%. Il rapporto ridimensiona, infine, la prospettiva di esportazioni record di grano statunitense verso la Russia, che dalle stime iniziali di 32 milioni di tonnellate, dovrebbero fermarsi a 28 milioni di tonnellate.

 

Foto: Pixabay

red.