Gli effetti negativi sulla salute dei polli dovuti alla contaminazione da micotossine potrebbero essere stati fino a oggi sottovalutati, e i livelli di micotossine considerati fino a oggi “bassi” non dovranno più essere considerati “sicuri” o “trascurabili”: sono queste le conclusioni a cui è giunto il ricercatore Gunther Antonissen dell’Università di Ghent (Belgio) che ha presentato i risultati delle sue ricerche in un recente incontro dedicato agli allevatori di pollame tenutosi nei Paesi Bassi.
I danni causati dalle micotossine, spiega lo studioso, si ripercuotono sulla salute dei polli: sin dalle basse concentrazioni, infatti, queste sostanze sono in grado di agire sulla struttura e sulla funzionalità dell’intestino e in particolare dei villi intestinali, riducendo l’assorbimento e l’efficacia degli alimenti e dei farmaci – come i vaccini – somministrati. Ne consegue un sistema immunitario indebolito e, quindi, una maggiore predisposizione allo sviluppo di malattie. Non solo: secondo Antonissen sono ancora molti gli effetti sconosciuti dovuti alla contaminazione da parte delle micotossine, per cui è bene non abbassare la guardia.
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m.c.