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Mucca pazza, gli Usa si adeguano agli standard internazionali

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Il Dipartimento per l’agricoltura statunitense ha emesso nuove regole sulla carne bovina che allineano la posizione degli Usa agli standard internazionali per quanto riguarda la protezione dall’encefalopatia spongiforme bovina (BSE), nota anche come “morbo della mucca pazza“.

 

La regola, rilasciata dall’Animal and Plant Health Inspection Service statunitense (APHIS), è stata recepita con grandi elogi: secondo gli esperti, infatti, questa nuova norma permetterà agli Usa di esportare una quantità maggiore di questo tipo di carne. Fino ad oggi, infatti, diversi Paesi tra cui il Messico – uno dei maggiori importatori di carne bovina dagli Usa – hanno vietato le importazioni di bestiame degli Stati Uniti con più di 30 mesi di età basandosi sull’assenza di una regolamentazione Usa che aderisse agli standard internazionali: una restrizione che, secondo gli esperti, sta costando ai produttori di carne bovina statunitense 100 milioni di dollari l’anno.

 

La regola, che prevede l’adesione agli standard accettati a livello internazionale stabiliti dall’Organizzazione mondiale per la salute animale, entrerà in vigore 90 giorni dopo la pubblicazione nel Federal Register e permetterà all’APHIS di effettuare le proprie valutazioni.

 

Come spiega John Clifford, amministratore delegato APHIS, “questi cambiamenti dimostreranno ulteriormente ai nostri partner commerciali il nostro impegno verso gli standard internazionali, e siamo fiduciosi che contribuiranno ad aprire nuovi mercati e a rimuovere le restrizioni ai prodotti americani”.

 Foto: Pixabay

Miriam Cesta