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Nasce Agrinsieme, nuovo “patto” per l’agroalimentare

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Si chiama Agrinsieme ed è la nuova sigla di un progetto di collaborazione al quale hanno dato vita Cia, Confagricoltura, Fedagri, Legacoop Agroalimentare, Agci-Agrital. Obiettivo far pesare di più l’agroalimentare nell’agenda politica del prossimo governo. Un “patto” articolato che fa leva su voci importanti del comparto e che si contraddistingue come una “ventata” di novità nel panorama dell’agroalimentare italiano.

 

Coordinatore per il primo anno sarà il presidente della Cia Giuseppe Politi. “Pensiamo di aver fatto qualcosa di utile e di servizio per quel che riguarda l’agricoltura – ha detto Politi – . Questa è una fase difficile, occorre anche ciascuno svolga bene il proprio ruolo”. Sulla stessa linea il presidente della Fedagri, Maurizio Gardini, che ha illustrato il manifesto della nuova realtà interassociativa come una risposta “all’appello della politica alla società civile perché ritrovi la sua identità, noi che ci sentiamo portatori di interessi, noi che siamo organizzazioni che rappresentano un pezzo importante della società civile”. Un’idea forte di “agroalimentare non bucolico, ma protagonista” perché, ha ribadito Gardini “non siamo tra coloro che credono al declino dell’agroalimentare”

 

Il presidente della Confagricoltura Mario Guidi ha sottolineato che uno degli obiettivi di Agrinsieme è quello di “interloquire con la politica in un momento topico” con un calendario di lavoro “molto stringente”. Concreto l’approccio disegnato dal presidente di Legacoop Agroalimentare Giovanni Luppi, secondo il quale “la produzione agricola e la trasformazione si pongono l’obiettivo di trovare una sintesi” cercando di avvicinarsi al modello del Nord Europa. Una scelta che, ribadisce il Presidente della Agci-Agrital Giampaolo Buonfiglio, “adegua l’Italia all’orientamento del Copa-Cogeca che già due anni fa ha creato strutture di coordinamento”.

 

Infine anche una stoccata a Coldiretti. Secondo Politi, “quando si identifica la filiera agricola italiana con Coldiretti, questo significa autoescludersi”. Agrinsieme guarda vanti, hanno sottolineato i promotori, “non è un contenitore chiuso”.

 

red.