La fame globale è in calo, ma il numero di persone affamate nel mondo resta alto. Sono, infatti, più di 800 milioni le persone nel mondo con problemi di denutrizioni cronica. Dei 120 Paesi analizzati, 2 sono in condizioni estremamente allarmanti (Burundi ed Eritrea), 14 hanno un livello di fame allarmante (tra cui Haiti, Laos e Mozambico) e 39 grave (tra cui India, Uganda e Kenya). Questi gli ultimi dati emersi dall’Indice Globale della Fame 2014 (Global Hunger Index – GHI) presentato a Milano da Cesvi in collaborazione con ISPI e Link 2007, con il patrocinio di Expo2015.
L’Indice combina tre indicatori: la percentuale di popolazione denutrita, il tasso di mortalità infantile sotto i 5 anni e la percentuale di bambini sottopeso con meno di 5 anni. Il punteggio GHI 2014, in riferimento ai Paesi in via di sviluppo, è diminuito del 39% dal 1990: da 20,6 a 12,5. Questo progresso è in larga parte dovuto a un decremento della quota di bambini sottopeso con meno di 5 anni e della percentuale di denutriti nella popolazione.
Tuttavia, le medie globali nascondono drammatiche differenze tra regioni e Paesi. L’Asia Meridionale e l’Africa subsahariana hanno il più alto punteggio GHI 2014, rispettivamente 18,1 e 18,2, presentando ancora un grave livello di fame. Il progresso è evidente in Asia orientale e sud-orientale, dove il GHI è diminuito del 54%, e in America Latina e Caraibi, dove il punteggio GHI è diminuito del 53%. Angola, Bangladesh, Cambogia, Ciad, Ghana, Malawi, Niger, Ruanda, Thailandia e Vietnam hanno riportato forti miglioramenti rispetto al 1990.
Ogni anno l’Indice Globale della Fame propone un approfondimento tematico che aiuta ad analizzare la fame come fenomeno multidimensionale. Tema del 2014 è la Fame Nascosta: spesso difficile da individuare ma potenzialmente devastante, la fame nascosta è una forma di sottonutrizione che si verifica quando l’assunzione e l’assorbimento di vitamine e minerali sono troppo bassi per garantire buone condizioni di salute e di sviluppo. Più di 2 miliardi di persone in tutto il mondo soffrono la fame nascosta, che indebolisce il sistema immunitario, compromette lo sviluppo fisico e intellettuale, e può portare alla morte. I suoi effetti sono particolarmente acuti durante i primi 1.000 giorni di vita di un bambino. Oltre a inficiare la salute umana, la fame nascosta può impedire anche lo sviluppo socioeconomico, soprattutto in Paesi a basso e medio reddito.
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Red.