Le soluzioni offerte dal settore dell’alimentazione animale alla lotta contro l’antimicrobico-resistenza sono state al centro del “Workshop on animal nutrition solutions against Amr” che si è tenuto il 9 ottobre 2018 a Lisbona (Portogallo), su iniziativa di Fefac (European Feed Manufacturers’ Federation) e di Iaca (Associação Portuguesa dos Industriais de Alimentos Compostos para Animais). Nel corso dell’evento sono stati illustrati gli approcci innovativi che consentono di ridurre la necessità di usare gli antibiotici nel comparto zootecnico, attraverso l’impiego di ingredienti speciali o l’implementazione di strategie di alimentazione.
Durante il workshop Gabriel Rui, rappresentante della Portuguese Animal Health Industry, ha sottolineato l’impegno profuso dall’Animal Health Industry nell’investire in strategie alternative agli antibiotici, in particolare negli approcci preventivi come i vaccini. Ha, tuttavia, ricordato che gli animali malati devono essere curati e, se necessario, anche tramite la somministrazione di antibiotici. Ma ha precisato che è possibile fare un uso prudente degli antibiotici, utilizzando quantità adeguate di questi farmaci nelle corrette modalità e per il periodo di tempo indicato.
Jose Costa, rappresentante del Ministero dell’Agricoltura portoghese, ha sottolineato i progressi ottenuti in Portogallo in termini di riduzione dell’uso di antibiotici negli allevamenti, che nel periodo 2010-2015 è diminuito del 24%. Ha poi evidenziato la necessità di attuare adeguati strumenti di monitoraggio e di collaborare con tutti gli operatori interessati, che in Portogallo avviene con la firma di accordi settoriali, anche con l’industria mangimistica.
Reinder Sijtsma, Presidente del Comitato Premix & mineral feed di Fefac, ha ricordato il ruolo chiave che la nutrizione animale può svolgere nell’aiutare gli animali ad affrontare gli agenti patogeni – com’è stato sottolineato anche dalla relazione congiunta pubblicata da Efsa ed Ema nel mese di gennaio 2017. Ha poi evidenziato che alcuni ingredienti per mangimi possono proteggere la salute degli animali prevenendo l’ingestione di agenti patogeni, regolando il microbiota intestinale, migliorando l’integrità dell’intestino e promuovendo l’immunomodulazione. Ma ha precisato che l’attuale quadro giuridico dell’Unione Europea impone ai prodotti innovativi alcuni ostacoli che precedono l’immissione in commercio in qualità di additivi per mangimi e che, una volta ottenuta l’autorizzazione, i vincoli giuridici in materia di dichiarazioni sulla salute limitano la comunicazione delle funzionalità di questi prodotti.
Predrag Persak, Presidente del Comitato Animal nutrition di Fefac, ha ricordato che il settore della nutrizione animale fa molto più che far crescere più velocemente gli animali, ma ne promuove la salute. Ha quindi illustrato il concetto di “alimentazione amica dell’intestino”: le caratteristiche dei mangimi, come le fibre o la dimensione delle particelle, possono avere un impatto positivo sulla salute dell’intestino. Ha poi sottolineato gli enormi progressi compiuti nella caratterizzazione del microbiota intestinale degli animali, anche se resta ancora molto da fare per individuare il microbiota ottimale. Ha inoltre evidenziato l’importanza del ruolo di tutti gli operatori del comparto zootecnico (allevatori, mangimisti, veterinari, autorità regolatorie, etc.), invitandoli a collaborare per ottenere nuovi progressi nell’ambito della salute animale.
Infine, Manuel Chaveiro Soares, membro del Direzione di Iaca, ha evidenziato che occorre fare in modo di conservare l’efficienza degli antibiotici che sono attualmente a disposizione, perché per il momento appare improbabile lo sviluppo di una nuova classe di questi farmaci. Ha quindi sottolineato che per evitare di utilizzare gli antibiotici negli allevamenti, occorre mantenere gli animali in condizioni confortevoli, lontani da situazioni che potrebbero influire negativamente sul loro benessere e sulla loro salute.
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