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Ogm, impiego ancora più sicuro con nuova strategia di biocontenimento

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Una nuova strategia di biocontenimento basata sui fosfiti potrebbe consentire di utilizzare gli organismi geneticamente modificati (Ogm) in completa sicurezza, superando l’accusa che viene spesso mossa di diffusione incontrollata di essi. A svilupparla, nell’ambito si una ricerca pubblicata sulla rivista Scientific Reports, sono stati gli scienziati dell’Università di Hiroshima (Giappone), che sperano cojn questo metodo di rassicurare i legislatori sulla sicurezza e sui benefici dell’impiego degli Ogm, inducendoli a non porre più limiti al loro utilizzo.

Le strategie di biocontenimento servono a creare una sorta di barriera, che impedisce agli Ogm di espandersi o di proliferare in contesti diversi da quelli in cui sono stati applicati. La tecnica individuata dai ricercatori giapponesi risulta ancora più sicura di quelle realizzate in precedenza, perché si basa sull’uso dei fosfiti. Questi elementi sono sottoprodotti derivanti dalla produzione industriale dei metalli, che non sono presenti nel mondo naturale. Grazie a questa caratteristica, gli scienziati sono in grado di controllare facilmente la disponibilità degli Ogm realizzati con questo metodo e di scoprirne subito la potenziale proliferazione all’esterno dell’ambito consentito. Inoltre, in un ambiente privo di fosfiti, gli Ogm prodotti con questa strategia non possono sopravvivere a lungo, per cui, secondo gli scienziati, il rischio di contaminazione si azzera.

Gli studiosi aggiungono che questa tecnica è sicura, pratica ed efficiente in termini di costi e di tempi. Inoltre, risulta estremamente semplice da utilizzare, per cui può essere applicata a prodotti diversi, rivelandosi molto versatile. Pertanto, secondo gli autori, l’uso di questa strategia dovrebbe far venir meno le preoccupazioni relative alla sicurezza degli Ogm e spingere i legislatori a permettere di sfruttarne i numerosi benefici.

Foto: © Sergey Nivens – Fotolia.com

red.