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Pet Food, via libera all’export per la Cina a dieci stabilimenti italiani

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Dieci stabilimenti italiani sono stati autorizzati a esportare pet food in Cina. L’amministrazione generale delle Dogane cinesi ha infatti aggiornato l’elenco degli impianti abilitati all’invio di alimenti per animali da compagnia verso Pechino. Ne dà notizia il ministero della Salute. 

Era da agosto 2019 che questi stabilimenti aspettavano il via libera. Sono ora sedici le aziende di pet food che possono spedire i loro prodotti al Paese asiatico. 

L’esito positivo si è avuto grazie al lavoro della Direzione generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari, guidata da Silvio Borrello. Il 16 settembre scorso si è tenuto il confronto decisivo in videoconferenza tra la direzione e l’amministrazione doganale cinese. Quest’ultima ha concesso la possibilità di esportare il pet food sulla scorta dei documenti e delle garanzie fornite proprio dal sistema di controllo dei servizi veterinari italiani. È il principio del ‘pre-listing’, più volte richiesto dall’Italia e dall’Unione europea per diversi settori ma finora mai ottenuto. 

Le autorità cinesi e quelle italiane, in particolare il ministero della Salute e sempre con il supporto dell’Ambasciata italiana a Pechino, si confronteranno nuovamente per discutere proprio di questo principio; per ora non è possibile sapere se le Dogane cinesi lo utilizzeranno in futuro. 

L’abilitazione all’export di questi dieci stabilimenti si inserisce nel solco dell’avvicinamento tra Italia e Cina sul fronte del commercio estero e segue altre importanti decisioni sempre relative alla zootecnia. Nell’estate del 2019 Pechino rimosse il blocco all’esportazione di seme bovino e bufalino, ancora una volta dopo i lunghi negoziati condotti dalla direzione del ministero guidata da Borrello, e autorizzò l’export di carni suine congelate e di sottoprodotti della macellazione.

Nella foto Silvio Borrello