Per il 2019/2020 il Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti ha previsto un aumento dell’utilizzo delle materie prime agricole a 376,9 milioni di tonnellate. Nel suo ultimo report l’amministrazione ha fatto il punto dell’utilizzo, del commercio e della produzione delle principali colture.
“Le previsioni dell’uso per mangimi e per scopi residuali per le quattro colture da foraggio (mais, sorgo, avena e orzo) e del grano sulla base dell’anno di marketing settembre-agosto per gli anni 2019/2020 sono pari a 139,9 milioni di tonnellate, 1,3 milioni in più delle previsioni dello scorso mese in particolare per via dell’aumento per uso di mangimi e per gli altri scopi per il grano e anche per il mais e l’avena. Per il 2018/2019 l’uso per mangimi e per residuali è incrementato di 3,1 milioni di tonnellate verso una stima di 144, 2 milioni di tn”, si legge nel rapporto.
La produzione del mais è prevista al rialzo di 195 milioni di bushel in base all’espansione anticipata degli acri piantati e a un aumento di 1,2 milioni ad acro nelle superfici che ancora devono essere raccolte. Con queste attese di rendimento la coltura dovrebbe produrre 13,87 miliardi di bushel (in calo rispetto al 2018/2019 di 545 milioni). Il rialzo di 195 milioni di bushel si riflette in un aumento di 25 milioni di bushel per i mangimi e per le altre destinazioni, riferisce il report. L’aumento nell’utilizzo interno per i mangimi si pensa che possa essere in qualche modo controbilanciato da un calo d’utilizzo per gli altri scopi. Le scorte finali sono attese in aumento di 335 milioni di bushel.
Per il sorgo la produzione è invece attesa in calo in base sia alle aree piantate che a quelle raccolte.
Previsioni del mercato mondiale
Globalmente ci si aspetta un aumento della produzione di cereali da foraggio nel 2018/2019 grazie soprattutto all’incremento dell’output in Argentina. Una tendenza simile è attesa anche per l’anno seguente in base, in parte, alle anticipazioni della produzione in Ucraina. Tuttavia a livello internazionale è atteso un calo dell’utilizzo dei cereali da foraggio. Ci si aspetta che le scorte finali aumenteranno anche se restano sotto ai livelli degli anni scorsi.
Per gli scambi commerciali del mais, globalmente nel 2019/2020 sarà raggiunto un livello di 171,2 milioni di tonnellate; le esportazioni dall’Ucraina controbilanceranno il calo dal Brasile. Dagli Usa, invece, le esportazioni di mais dagli hanno cominciato a rallentare improvvisamente a giugno suggerendo livelli inferiori alle attese nell’ultimo quadrimestre dell’anno.
Le tendenze del fieno
Le previsioni per il raccolto del fieno sono negative. Le attese lo collocano ai livelli più bassi dal 1908. I prezzi continuano a salire per via dell’offerta limitata e per la forte domanda interna e di esportazioni. I prezzi sono i maggiori dal 2014 sia per il fieno escluso l’alfalfa che per quest’ultimo. Secondo gli esperti anche il clima ha contribuito: la primavera piovosa e il giugno freddo hanno impattato sulla resa del fieno e anche sulle altre colture.
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