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Prospettive agricole 2024: sfide per il mais e il grano, ottimismo per la soia

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Nonostante i recenti ribassi nei costi operativi chiave, Rabobank avverte che i margini contrattuali per i coltivatori di cereali da campo persistono globalmente nel 2023 e si protrarranno nel 2024.

Secondo le proiezioni di Rabobank sul margine dei cereali da campo nel 2024, citate da World Grain, sebbene le aspettative siano positive per i produttori di soia, non lo sono altrettanto per quelli di mais e grano. I coltivatori di soia dovrebbero godere di margini favorevoli grazie alla diminuzione dei costi e a prezzi più elevati rispetto al passato.

Nonostante un leggero recupero dei margini del mais nel 2023, i coltivatori dovranno affrontare alcune sfide nel 2024: i prezzi risentiranno della produzione consistente negli Stati Uniti e delle prospettive positive in Argentina e Brasile. Anche se i margini del grano hanno registrato un miglioramento nel 2023, i coltivatori sono avvisati di prestare particolare attenzione nel ciclo a venire e si prevede una diminuzione dei margini del grano, sebbene dovrebbero mantenere livelli soddisfacenti.

I mercati si trovano a una svolta e i prezzi potrebbero oscillare in entrambe le direzioni: i prezzi dei cereali e degli oli vegetali hanno cominciato a diminuire nel 2023 a seguito della conferma della produzione record di soia e mais in Brasile. “L’incertezza deriva da fattori come raccolti record in Brasile, raccolti ‘adeguati’ negli Stati Uniti e in Europa, e aspettative di un altro raccolto record in Brasile nel 2024” riferisce Rabobank. “La domanda interna globale per le colture chiave è diminuita per la terza volta dal 1980-81, indicando un accumulo di scorte e una diminuzione dei prezzi. Le scorte di mais e soia sono aumentate, mentre quelle di grano e riso continuano a diminuire. Sfide climatiche e instabilità geopolitica, unite all’incertezza economica, suggeriscono di considerare un premio di rischio nel mercato”.

La fine dell’Iniziativa per i Cereali del Mar Nero, che garantiva il transito sicuro dei cereali dall’Ucraina, ha interrotto una via di esportazione critica. Nonostante le sfide in corso legate alla guerra, le esportazioni agricole dell’Ucraina affrontano diversi ostacoli con divieti da parte di Polonia, Slovacchia e Ungheria che persistono nonostante la revoca delle restrizioni da parte dell’UE il 15 settembre.

La volatilità dei prezzi è l’unica certezza: “In termini di rischio di prezzo, il mercato del mais presenta il minor potenziale al rialzo, mentre il grano il più alto”. Secondo Rabobank “la soia si colloca a metà strada, indicando una probabilità equa di rischio al rialzo e al ribasso. L’incertezza prevalente sul mercato assicura che la volatilità dei prezzi sia inevitabile”.