Sostituire la soia con un integratore contenente un concentrato di proteine di soia e il 10% di lievito è un valido approccio per ridurre la quantità di fattori antinutrizionali nell’alimentazione dei pulcini e dei suinetti, obiettivo che, una volta raggiunto, permette di migliorare la salute e promuovere la crescita degli animali.
Lo svezzamento è, infatti, un periodo molto stressante per i maialini, che devono asumere elevate quantità di cibo per poter crecsere in modo ottimale, ma che, allo stesso tempo, hanno un apparato digerente ancora immaturo e incapace di sconfiggere i microbi dannosi che potrebbero infettarlo. I pulcini, invece, crescono molto velocemente nella prima settimana dopo la schiusa, ma a questa crescita non corrisponde uno sviluppo altrettanto rapido del sistema digerente, le cui capacità di assorbimento rimangono ridotte.
Per far fronte a questo ridotto sviluppo degli intestini l’alimentazione dei piccoli di pollo e maiale deve essere arricchita di diversi nutrienti, aminoacidi inclusi. Una delle fonti migliori di questi ultimi è la soia, che, però, contiene diversi fattori antinutrizionali, cioè molecole che non possono essere digerite e che sono potenzialmente pericolose, ad esempio perché possono diventare il substrato per la proliferazione dei batteri nel loro apparato digerente. Fra questi fattori sono inclusi gli inibitori della tripsina, gli oligosaccaridi, molecole in grado di scatenare reazioni allergiche, acido fitico e lectine.
L’uso di un concentrato di proteine di soia elimina questi problemi, mentre l’aggiunta di lievito conferisce al mangime proprietà antibatteriche naturali. Infatti gli zuccheri presenti nella parete del lievito impediscono ai microbi come Escherichia coli e Salmonella possano attacarsi all’apparato digerente.
Silvia Soligon