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Quali grassi nell’alimentazione suina?Studio americano

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peste suina

Grassi nell’alimentazione dei suini. Sì ma quali? È la domanda che si è posta l’Università dell’Illinois per comprendere il valore energetico delle diverse fonti alimentari. “Se non si conosce il reale valore energetico dei grassi, non possiamo stabilire se siano conveniente da aggiungere alla dieta”, afferma Hans H. Stein.

Stein e il suo team di ricercatori hanno studiato come i diversi tipi di diete influiscano sulle perdite endogene di grasso, ovvero il grasso eliminato da suini che non previene dalla dieta. La valutazione ha interessato la digeribilità dei grassi da olio di mais somministrandolo sotto forma del germe intatto o dell’estratto oleoso. Lo studio è pubblicato sul Journal of Animal Science. Nel confronto, la migliore digeribilità è stata assicurata dall’olio. È più facile per gli enzimi “arrivare ai grassi contenuti nell’olio di mais – dice Stein – mentre il germe è intrappolato nelle fibre e questo rende difficile per gli enzimi l’accesso e la digestione”.

L’équipe di Stein si è concentra su una misura attendibile del grasso digerito dai maiali. “Nell’ultimo tratto gastrointestinale esistono dei batteri che possono sintetizzare grassi, che non vengono assorbiti ma espulsi con le feci”, ricorda Stein. Questo può portare a sottovalutare l’assorbimento reale dei grassi da parte dell’animale. “Tuttavia, correggendo questi valori per le perdite endogene, possiamo calcolare la digeribilità reale dei grassi consumati dai maiali”. Cosa che consentirà di migliorare gli apporti nutrizionali per l’allevamento dei maiali.

 

Foto: Pixabay