Autorizzata la sperimentazione sul campo di una nuova pianta geneticamente modificata dalle proprietà antiossidanti. Si tratta di una nuova varietà di Camelina sativa (definita anche “falso olio”), arricchita con gli acidi grassi omega3 e con l’astaxantina, un carotenoide presente nell’alga Haematococcus pluvialis. Il Dipartimento per l’Ambiente, il cibo e gli affari rurali (Defra) del Regno Unito ha concesso alla Rothamsted Research, la stazione sperimentale di ricerche in agricoltura che ha sede a Harpenden (Inghilterra), l’autorizzazione a sperimentare la coltura sul campo per due anni, nel 2016 e nel 2017.
Gli scienziati inglesi avevano già prodotto una varietà Gm di Camelina arricchita con gli omega 3. Questa volta hanno deciso di aggiungere alla pianta anche l’astaxantina, un pigmento comunemente usato come additivo nei mangimi destinati ai prodotti ittici. Il risultato dovrebbe essere un vegetale dall’elevato potere antiossidante, benefico per la salute umana. Nella speranza dei ricercatori, infatti, la pianta dovrebbe contribuire a proteggere dalle malattie cardiovascolari.
I semi della Camelina Gm saranno piantati entro maggio e la raccolta è prevista tra agosto e settembre. L’ente governativo britannico Advisory committee on releases to the environment ha evidenziato che la sperimentazione è stata approvata perché soddisfa tutti i requisiti scientifici richiesti per la valutazione dei prodotti geneticamente modificati.
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n.c.