L’aumento dei prezzi delle granaglie sta facendo vivere un periodo di crisi all’industria mangimistica russa. “In genere – spiega Vladimir Petrichenko, amministratore delegato di ProZerno, una delle principali aziende sementiere russe – gennaio è il mese in cui c’è una diminuzione dei livelli di produzione del processamento dei semi e in febbraio ci si inizia a riprendere, ma quest’anno il quadro è differente. Così nel paese, in febbraio, c’è stato, in effetti, un collasso nella produzione di farina e di mangimi”.
Secondo i dati citati da Petrichenko la produzione di farina in quest’ultimo mese di febbraio ha raggiunto le 753,5 mila tonnellate, valore simile a quello registrato a gennaio, ma inferiore del 7% rispetto a quello del febbraio 2012. Un fenomeno, sottolinea l’esperto, “inconsueto nell’industria mangimistica”, che ha prodotto 1.755 milioni di tonnellate di mangimi a gennaio e solo 1.659 (il 13% in meno) a febbraio.
Alla luce della situazione attuale, per marzo non è attesa una crescita paragonabile a quella dello scorso anno (8-10%). Nella migliore delle ipotesi di Petrichenko in questo inizio di primavera non si vedrà nessuna crescita nel settore.
Foto: Pixabay
Silvia Soligon