In Europa, la produzione e le scorte di grano e orzo sono aumentate. Invece, il raccolto di mais è diminuito. È quanto emerge dal “Bilancio tra domanda e offerta di cereali” elaborato dalla Commissione Europea, come riporta la rivista online Feednavigator, che ha intervistato sull’argomento Helen Plant, analista dell’organizzazione Agriculture and Horticulture Development Board (Ahdb). “Mentre sono aumentate le quantità di grano e orzo – spiega l’esperta -, si è registrata un’ulteriore riduzione della produzione di mais, che continua a scendere anno dopo anno. Nella stagione 2015-2016 si è attestata su 57,4 Mt, mentre nella precedente aveva raggiunto 77,9 Mt. Tuttavia, le grandi scorte di mais dell’UE dovrebbero compensare la riduzione nella produzione”.
Secondo la studiosa, l’aumento della produzione totale di cereali in Europa dovrebbe portare a una riduzione del prezzo di quelli destinati all’alimentazione degli animali. La Commissione Europea ha rilevato che la produzione di grano dell’UE, escluso il duro, ha raggiunto le 149,2 tonnellate metriche (Mt) nella stagione 2015-2016, in aumento di 4,6 Mt rispetto alle stime precedenti. Le scorte finali si attestano su 17,6 Mt, in aumento del 21% rispetto alle previsioni precedenti. Per l’orzo, la stima sulla produzione è salito a 60,9 Mt, quasi 2 Mt in più rispetto al mese scorso. Le scorte, invece, sono aumentate solo marginalmente. Secondo l’Ahdb, la maggiore offerta risulta, infatti, compensata da un maggiore uso interno e dalle esportazioni.
L’Ahdb ha anche pubblicato alcune previsione sull’andamento della produzione di bestiame nel Regno Unito. Secondo l’Agenzia, la disponibilità di foraggio di buona qualità può limitare la domanda britannica di mangimi per ruminanti, anche se i prezzi bassi potrebbero stimolare la richiesta di porzioni extra. I prezzi dei suini hanno registrato una tendenza al ribasso: nelle ultime settimane il prezzo medio ha toccato il valore più basso degli ultimi sette anni. Inoltre, nonostante le difficoltà incontrate dal settore lattiero-caseario e dalla lunga mancanza di redditività della produzione di carni bovine, nel Regno Unito le mandrie di bovini sono aumentate durante il 2015, a partire dal mese di giugno. Si tratta, evidenzia l’agenzia, del primo aumento in cinque anni.
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