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Scoperta proteina che aiuta le piante a tollerare siccità e inondazioni

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Un gruppo di ricercatori statunitensi e svizzeri ha individuato una proteina in grado di aumentare la resistenza delle piante a siccità e inondazioni: lo studio, pubblicato su Pnas, mette in evidenza che, oltre a rendere le piante più robuste contro le avversità esterne, la proteina potrebbe rivelarsi, in futuro, una valida alleata per incrementare la crescita delle colture e, di conseguenza, la produzione di biocarburanti.

 

Le radici delle piante usano la loro pelle interna, l’endoderma, come barriera per filtrare efficientemente acqua e nutrienti dal terreno. Una parte fondamentale di questa barriera cellulare è la striscia Casparian, che aiuta le piante a tollerare condizioni non ottimali come inondazioni, siccità ed eccessiva salinità. Fino a poco tempo fa, spiegano i ricercatori delle università di Dartmouth, Aberdeen e Losanna, poco si sapeva sui geni che guidano la formazione della striscia Casparian, composta da una sottile banda di lignina, il polimero che conferisce al legno la sua forza: grazie a questo studio è ora stato scoperto che una proteina, ESB1, è coinvolta nel meccanismo di deposizione della lignina nelle cellule delle piante e nella formazione e nello sviluppo della striscia Casparian, giocando quindi un ruolo chiave nell’assorbimento dell’acqua e delle sostanze nutritive da parte delle radici.


Le piante usano la deposizione della lignina in diversi tipi di cellule e in risposta a vari stress ambientali: una migliore comprensione del meccanismo di deposizione della lignina potrà aiutare gli scienziati a manipolarne la quantità contenuta nelle piante al fine di ottenere coltivazioni anche in terreni non ospitali, con l’obiettivo di incrementare, in futuro, la produzione di biocarburanti.

 Foto: Pixabay

m.c.