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Settore suinicolo, prosegue trend positivo

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carne peste suina

Prosegue la ripresa del settore suinicolo: dopo aver chiuso in positivo nel 2016, il comparto ha registrato un andamento favorevole anche durante i primi tre mesi di quest’anno. È quanto emerge dal rapporto “Tendenze suino” pubblicato da Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), secondo cui il trend positivo è stato determinato soprattutto dall’aumento della domanda estera di carne suina da parte dei paesi extra-UE e dall’attuazione delle misure relative all’ammasso privato da parte della Commissione Europea.

Esportazioni – L’Ismea precisa che nel 2016 l’export di carne suina europea ha raggiunto il livello record di 2,8 milioni di tonnellate (+28%) grazie alla spinta delle esportazioni verso la Cina. Secondo le previsioni della Commissione Europea, stilate nel rapporto “Short Term Outlook 2017-2018”, la domanda annuale cinese d’importazione di carni suine dovrebbe proseguire nel medio termine, anche se a un tasso inferiore. Per questo motivo, osserva la Commissione, il livello attuale delle esportazioni dell’Unione Europea verso la Cina deve essere visto come un’opportunità di breve termine, piuttosto che come una costante nel medio periodo.

Misure di ammasso privato della CE – Tra gennaio e febbraio 2016, per ristabilire l’equilibrio del mercato, la Commissione Europea ha fornito aiuti per il ritiro temporaneo di carni suine dal mercato in attuazione del Regolamento (CE) n.826/2008 e dei successivi Reg. (UE) n.2334/2015 e Reg.(UE) n.132/2016. Secondo Ismea, la misura ha avuto effetti positivi sul mercato, determinando la stabilizzazione dei prezzi.

Rialzo delle quotazioni – La combinazione dell’aumento della domanda estera e degli aiuti della CE hanno determinato l’incremento dei prezzi, che durante il 2016 hanno registrato un netto rialzo su base annua. L’indice Ismea delle quotazioni all’origine (2010=100) dei suini si è attestato su un valore medio di 118,1, in aumento del 6,8% rispetto al 2015. Nello specifico, l’indice dei suini da macello nel 2016 si è attestato su un valore medio di 118,2, in aumento del 6,4% rispetto al valore del 2015, mentre quello relativo ai suini d’allevamento, con un valore di 117,7, ha riportato un aumento del 10% su base annua.

Macellazioni – Trend positivo anche per le macellazioni in Italia: nel 2016 sono stati macellati 11 milioni e 800 mila capi, il 4,8% in più rispetto al 2015. L’aumento ha interessato tutte le
specie, con un incremento dei capi grassi (+4,8% di capi macellati), dei magroni (+3,5%) e dei lattonzoli (+6,8%).

Foto: © ilfede – Fotolia

red.