L’impiego di protezioni anti-pioggia potrebbe favorire lo sviluppo di colture capaci di resistere alla siccità. Ad affermarlo, in uno studio pubblicato sulla rivista Crop Science, sono gli scienziati dell’Agriculture Victoria di Horsham (Australia), che hanno messo a punto un riparo anti-pioggia per piante completamente automatizzato, portatile e che non necessita di energia esterna, perché dotato di pannelli solari.
I ricercatori spiegano che questa struttura è stata progettata per favorire le sperimentazioni in campo aperto. Consente, infatti, di proteggere dalle precipitazioni specifiche zone dei terreni agricoli, mantenendole all’asciutto. In questo modo, crea le condizioni ideali per testare i livelli di tolleranza delle colture alla mancanza d’acqua.
“L’impiego di strumenti che permettano di effettuare test precisi in condizioni naturali sul campo risulta fondamentale per lo sviluppo di colture tolleranti alla siccità – spiega Surya Kant, che ha diretto lo studio -. Tra il campo aperto e le serre ci sono sempre differenze, e questo influisce sulla ricerca di piante resistenti alla carenza d’acqua”.
Gli studiosi evidenziano, infatti, che le condizioni presenti all’interno delle serre spesso non possono essere riprodotte in campo aperto. Pertanto, gli esperimenti eseguiti “al chiuso” potrebbero non avere valore all’esterno. Invece, grazie ai nuovi ripari anti-pioggia, gli scienziati potranno individuare piante capaci di resistere alle avversità climatiche su tutti i tipi di terreno.
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