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Sicurezza alimentare: 1,3 mld di persone nel mondo soffrono la fame

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L’accesso al cibo diventa sempre più difficile per 1 miliardo e 300 milioni di persone. Quasi 119 milioni in più (il 9,8%), rispetto al 2021, si trovano in una condizione di insicurezza alimentare. La stima include altri 41,7 milioni di persone che possono essere considerate insicure dal punto di vista alimentare a causa dell’invasione militare russa dell’Ucraina e dell’aumento dei prezzi dei fertilizzanti e dell’energia.

A renderlo noto è il nuovo studio condotto dal dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti d’America (Usda ). La ricerca prende in esame i 77 paesi dell’International Food Security Assessment (IFSA) delle regioni: Africa subsahariana, Nord Africa, America Latina e Caraibi e Asia.

Milioni di persone in tutto il mondo non hanno accesso a cibo sufficiente, sicuro e nutriente. Diversi fattori influenzano la sicurezza alimentare, tra cui la disponibilità di cibo, l’accesso economico e fisico al cibo, la stabilità dei prezzi e del reddito e la possibilità di utilizzo del prodotto. Il reddito personale, i prezzi del cibo e la disuguaglianza economica sono fattori importanti che determinano la capacità delle persone di accedere al cibo. La sicurezza alimentare può essere peggiorata dal calo dei livelli di reddito, dai prezzi elevati del cibo o da shock nell’approvvigionamento alimentare. Questo rapporto si concentra sulle dimensioni della disponibilità e dell’accesso della sicurezza alimentare. Utilizzando un modello basato sulla domanda che integra reddito, prezzi alimentari e shock dell’offerta alimentare.

Cosa ha trovato lo studio?

Le stime dell’insicurezza alimentare per il 2022 riflettono le condizioni macroeconomiche e gli shock dei prezzi a livello globale osservata al momento della stima. I prezzi macroeconomici e internazionali delle materie prime agricole per il periodo dal 2022 al 2032 si basa sulle proiezioni completate nell’agosto 2021, che tengono conto dell’impatto economico della crisi pandemica e del rimbalzo della crescita economica statunitense e globale a partire dal 2021.

I risultati indicano che nel 2022 il 32,9% della popolazione dei 77 paesi non sarà in grado di consumare 2.100 chilocalorie (kcal) al giorno. Si tratta di un livello calorico medio necessario per sostenere uno stile di vita sano e attivo. Tuttavia, si prevede che la sicurezza alimentare migliorerà nei prossimi 10 anni. Entro il 2032, il numero di persone con problemi alimentari dovrebbe essere 577,3 milioni e scendere al 12,4% della popolazione (62,5% in meno rispetto al 2022). Inoltre, la maggior parte dei paesi dell’IFSA registreranno una crescita positiva del prodotto interno lordo (PIL) pro capite nel 2022, rispetto al 2021.

Caratteristiche e fonti dello studio

La sicurezza alimentare viene valutata stimando la quota della popolazione che non riesce a raggiungere la soglia calorica di 2.100 chilocalorie pro capite al giorno. L’intensità dell’insicurezza alimentare per coloro che scendono al di sotto dell’obiettivo calorico minimo è misurata dal divario tra la domanda alimentare prevista e questa soglia calorica. La domanda di cibo è espressa in cereali equivalenti. In base al contenuto calorico l’Usda ha individuato quattro gruppi alimentari separati: il grano primario consumato nel paese, altri cereali, radici e tuberi e tutti gli altri alimenti.

I dati sul consumo alimentare medio pro capite provengono dai bilanci alimentari dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e dal bilancio nazionale dei cereali del sistema globale di informazione precoce (GIEWS) della FAO. I prezzi interni osservati provengono da FAO-GIEWS Food, strumento di analisi e monitoraggio dei prezzi. I dati tariffari provengono dalla World Integrated Trade Solution della Banca mondiale. Redditi, tassi di cambio e indici dei prezzi al consumo provengono dall’ERS International Macroeconomic Dataset (USDA, 2021). I prezzi mondiali sono le proiezioni agricole USDA al 2031 (USDA, 2022).

Foto: fonte Pixabay