Meno burocrazia e un taglio alle norme che “pesano” sul settore agroalimentare, ma anche pene più severe per chi froda i consumatori. La Commissione Europea ha varato un giro di vite sulla sicurezza alimentare con il “pacchetto” di riforme con cui rilanciare l’immagine del settore agroalimentare, appannato dal recente scandalo della carne di cavallo.
Buone notizie sul fronte degli adempimenti, un taglio del 90% delle norme Ue per il settore che passerebbero da quasi 70 a cinque, meno oneri per le piccole e microimprese. Ma il secondo settore per importanza economica dell’Europa – 48 milioni di lavoratori per un valore di 750 miliardi di euro – sarà anche soggetto a più controlli. ”Controlli ufficiali, regolari e senza preavviso, e sanzioni per tutte le infrazioni alla legislazione – ha spiegato Tonio Borg, commissario per la Salute e i consumatori – con multe calcolate in base al vantaggio economico di chi ha frodato”.
Ora la proposta andrà all’esame del Consiglio dei ministri e del Parlamento europeo con l’obiettivo che possa entrare in vigore dal 2016.
Foto: Pixabay
Cosimo Colasanto