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Sicurezza, da Fefac le raccomandazioni per un piano contro il rischio infettivo

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influenza aviaria

Anche i mangimisti devono assumere tutte le misure necessarie per evitare la circolazione di agenti patogeni negli allevamenti. Per questo Fefac, la Federazione di Produttori europei di mangimi, ha elaborato delle Raccomandazioni per lo sviluppo di un piano di biosicurezza. Il documento contiene le indicazioni per adottare le misure preventive di sicurezza necessarie in tutte le operazioni che ruotano intorno alla produzione e all’utilizzo dei mangimi, dall’approvvigionamento degli ingredienti al trasporto, dall’immagazzinamento alla consegna dei mangimi negli allevamenti. 

Negli anni la zootecnia ha dovuto affrontare le conseguenze di diverse epidemie di malattie infettive. Oggi le maggiori minacce si chiamano febbre suina africana e influenza aviaria. I patogeni responsabili di queste malattie virali possono essere disseminati in diversi modi, in primo luogo attraverso il contatto con animali selvaggi malati o con esseri umani o con superfici come vestiti, materiali per il packaging o i mezzi di trasporto. Ma è stata dimostrata anche la trasmissione attraverso l’alimentazione animale.  

Pertanto tutti i soggetti che lavorano nel campo della zootecnia sono chiamati in causa, con l’obiettivo di minimizzare il rischio di disseminazione di patogeni in maniera accidentale. Sulla scorta delle esperienze passate la Fefac ha messo a punto queste raccomandazioni per la biosicurezza nei mangimifici per favorire la massima diffusione delle migliori pratiche. L’impegno degli operatori e l’adattabilità al contesto locale sono il punto di partenza per un efficace piano di biosicurezza.

La gestione del rischio di diffusione degli agenti patogeni attraverso i mangimi è stata oggetto di un regolamento europeo (il n. 183/2005). Le raccomandazioni di Fefac sono indirizzate principalmente agli operatori di quei Paesi in cui non ci sono ancora delle linee guida dettagliate per la stesura e l’attuazione di piani per la biosicurezza nei mangimifici. I suoi principi fondamentali sono questi:

1- ogni produttore dovrebbe approntare un piano per la biosicurezza, eseguirlo e tenerlo aggiornato; 

2- i precetti definiti dal regolamento sull’igiene dei mangimi dovrebbero essere adottati per evitare che i mangimi diventino un veicolo per la trasmissione di agenti patogeni; 

3- le misure dovrebbero essere impostate per prevenire l’introduzione di patogeni nei mangimifici anche in modalità diverse dagli ingredienti dei mangimi; 

4- il trasporto e il transito di soggetti negli allevamenti dovrebbero rispettare chiare regole per il controllo dell’introduzione di patogeni e la loro trasmissione da allevamento ad allevamento.

 

Foto: Pixabay

redazione