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Soia, come soddisfare la necessità di azoto

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Individuato il modo di soddisfare la necessità di azoto della soia: basta spruzzare batteri benefici sulle radici e sulla piante in crescita. Lo suggerisce uno studio pubblicato sulla rivista Agronomy Journal dagli scienziati dell’Università statale di San Paolo (Brasile), secondo cui questa tecnica potrebbe aumentare la resa e la sostenibilità delle piantagioni.

Gli autori spiegano che per produrre le proteine, la soia necessita di molto azoto. Una parte di questa sostanza viene ottenuta dalle piante grazie all’ausilio di specifici batteri presenti nel terreno, che insieme alle radici formano “noduli radicali”, e che sono capaci di fissare l’azoto atmosferico e di cederlo alla pianta in cambio di carbonio in forma organica. Ma gli studiosi evidenziano che questo processo, chiamato “fissazione biologica dell’azoto”, potrebbe non soddisfare il bisogno della pianta – questo è il motivo per cui gli agricoltori in molti casi applicano anche concimi azotati.

Nel corso della sperimentazione, i ricercatori hanno ricoperto i semi della soia con i batteri benefici – un metodo usato frequentemente dai coltivatori – e, successivamente, hanno spruzzato i batteri sulle piante durante le diverse fasi della crescita. Hanno così osservato che le piante hanno sviluppato un numero maggiore di noduli radicali e che questo ha permesso di accrescere il rendimento della piantagione fino al 28%. Secondo gli esperti, questa tecnica potrebbe eliminare la necessità di applicare ulteriori fertilizzanti azotati: “Ciò apre la possibilità di ottenere rese più elevate di soia sfruttando esclusivamente la fissazione biologica”, precisa Mariangela Hungria, che ha coordinato lo studio.

Gli autori sottolineano che questo metodo potrebbe anche aumentare la sostenibilità delle coltivazioni, perché consente di ridurre l’uso dei fertilizzanti e quindi delle emissioni di carbonio – i fertilizzanti azotati sono generalmente prodotti utilizzando combustibili fossili. Inoltre, un minor impiego di fertilizzanti aiuta a preservare le risorse idriche, perché quando vengono usati in eccesso possono finire nei corsi d’acqua.

 

Foto: Pixabay

redazione