I titoli della soia a Chicago hanno fatto registrare un susseguirsi di cali, nell’ultima settimana, dovuti alla diminuzione della domanda da parte della Cina, il più grande acquirente di semi oleosi. Secondo Chen Xuecong, vice presidente della Sinograin Oil Corporation, la domanda cinese di soia nel secondo e nel terzo trimestre dell’anno si indebolirà, portando a un accumulo di riserve dovute alle importazioni che supereranno le esigenze del Paese.
Le importazioni della soia in Cina sono scese da 5,91 milioni di tonnellate nel mese di gennaio a 4,81 milioni di tonnellate nel mese di febbraio, facendo registrare il più basso dato in quattro mesi. Stando così le cose, Chen spiega che è molto probabile che il Paese importerà, entro il 30 settembre, 67 milioni di tonnellate di soia, ovvero 2 milioni di tonnellate in meno di quanto previsto dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti.
Come spiegano gli esperti del settore, “nel mercato della soia gli operatori stanno mostrando diverse preoccupazioni per la cancellazione degli acquisti da parte dei cinesi della soia proveniente dal Sud America, il che probabilmente segna l’inizio di una revisione al ribasso del fabbisogno di importazioni della coltura da parte del Paese a seguito di una caduta della domanda“.
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m.c.