L’uso dell’enzima Rovabio aiuta ad aumentare la digeribilità della soia utilizzata nell’alimentazione avicola. L’hanno scoperto i ricercatori dell’Adisseo, azienda specializzata nella nutrizione animale, secondo cui il suo utilizzo aiuta polli, tacchini e anatre a ricavare più energia da questo ingrediente della loro dieta e a far fronte all’aumento dei prezzi di questo legume.
La soia viene spesso utilizzata nei mangimi come fonte di proteine, ma parte dell’energia contenuta in questo legume non può essere utilizzata a causa dell’elevato contenuto in polisaccaridi non amidacei (NSP, nonstarch polysaccharides). Questi ultimi sono i principali componenti della fibra alimentare, sostanza che non viene digerita dall’apparato gastrointestinale degli animali. Data la complessità degli NSP sono necessari molti enzimi per poterli digerire. Rovabio, invece, consente alle proteasi naturali di agire più facilmente su questi componenti della fibra, aumentando la digeribilità della soia.
“Rovabio, che contiene un elevato numero di enzimi che degradano la fibra, è particolarmente adatto a migliorare il valore nutrizionale dei mangimi a base di soia – spiega Aurélie Preynat, Enzyme Research Manager di Adisseo -. Dato che questo enzima è prodotto a partire da un fungo non geneticamente modificato, contiene più di 200 proteine, fra cui 19 identificate come enzimi che degradano gli NSP”.
Già nel 2005 uno studio condotto da Adisseo nelle Filippine aveva dimostrato che l’uso di Rovabio aumenta del 6,8% il peso del pollame. Grazie agli esperimenti condotti presso il centro di ricerche francese dell’azienda è stato possibile calcolare che l’uso di Rovabio su un mangime contenente il 60% di mais e il 30% di soia aumenta l’energia utilizzata di 65 kcal per kg, di cui il 50% provenienti dal mais e il 50% dalla soia. Rispetto al trattamento con l’enzima mannanasi, Rovabio aumenta l’energia metabolizzabile di 48 kcal per kg nei polli da destinare all’industria alimentare e di 55 kcal per kg nelle ovaiole. Un altro studio ha dimostrato che l’aumento di energia utilizzabile ottenuto con Rovabio è superiore di 73 kcal per kg rispetto a quanto consentito dall’uso della sola pectinasi.
Tutti questi dati indicano che Rovabio è efficace nella degradazione dei mangimi a base di soia, l’ingrediente più costoso fra i tre componenti principali dell’alimentazione degli animali monogastrici.
Foto: Pixabay
Silvia Soligon