Dopo aver conosciuto una forte impennata i prezzi della soia si sono abbassati e stabilizzati.
Lo scorso lunedì il prezzo di questa coltura è salito di 20 centesimi a bushel in un solo giorno quando, sulla base delle stime effettuate dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, si era fatta strada la preoccupazione che le limitate forniture del legume non avrebbero tenuto testa all’imminente aumento delle esportazioni dovuto soprattutto alla richiesta di farina di soia da parte della Cina per la nutrizione degli animali da allevamento. I calcoli effettuati hanno, in un secondo momento, permesso di capire che le attuali forniture di soia – nonostante siano più scarse di quelle degli anni precedenti – risultano del 14% maggiori rispetto alle stime, e hanno così consentito ai prezzi del legume di diminuire e stabilizzarsi: e così il giorno dopo il prezzo del legume è sceso di 16 centesimi, attestandosi a 14,70 dollari a bushel.
Il grano è attualmente quotato a 6,71 dollari a bushel (4 centesimi in meno dell’ultima quotazione), mentre il mais si attesta a 4,73 dollari a bushel (anche in questo caso, 4 centesimi in meno dell’ultima quotazione).
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red.