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Soia, verso un’alleanza strategica Cina-Russia?

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Pur mantenendo gli impegni presi con gli Stati Uniti secondo l’accordo di Fase Uno, la Cina starebbe cercando di diversificare i partner commerciali per garantirsi nel medio-lungo periodo adeguate forniture di soia. Tra questi la Russia, con la quale la Cina vorrebbe dar vita a una partnership strategica, una cooperazione relativa alla produzione di soia. Ne danno notizia alcune testate giornalistiche, tra cui South China Morning Post, che riferiscono di una videoconferenza lo scorso 25 agosto tra il ministro del Commercio cinese Zhong Shan e quello dello Sviluppo economico russo Maksim Reshetnikov. Nell’intenzione di Pechino ci sarebbe una sorta di alleanza industriale nella filiera della soia. 

Si tratta di un ulteriore avvicinamento tra Mosca e Pechino dopo l’intesa in ambito commerciale raggiunta nel giugno del 2019 che porterà la Cina ad aumentare le importazioni di soia dalla Russia entro il 2024.

D’altro canto, però, sempre questa settimana Pechino ha ribadito la volontà di tener fede all’accordo commerciale con gli Usa. Il ministro dell’Agricoltura del Paese asiatico ha fatto sapere che nei prossimi mesi le importazioni di soia dagli Stati Uniti continueranno ad aumentare. Da gennaio a luglio gli acquisti del seme oleoso sono stati 55,1 milioni di tonnellate, in aumento del 17,6% su base tendenziale. A luglio sono state 10 milioni le tonnellate arrivate in Cina. 

Nei mesi a venire – ricorda un rappresentante del ministero – “con l’implementazione dell’accordo di Fase Uno, è attesa una crescita delle importazioni di soia, contribuendo a mantenere i prezzi stabili e le disponibilità di farina di soia e olio di soia sufficienti in Cina”. Contribuiranno allo stesso effetto anche le scorte e l’ingresso sul mercato dei nuovi raccolti di soia.

Come riferisce Bloomberg, il totale di tonnellate che Pechino dovrebbe acquistare dagli Stati Uniti potrebbe raggiungere nel 2020 i 40 milioni di tonnellate, circa il 25% in più del 2017, l’anno-base dell’accordo commerciale. Secondo l’accordo, la Cina dovrebbe comprare prodotti agricoli statunitensi per 36,5 miliardi di dollari.

Import anche dal Brasile

La Cina è il principale acquirente di soia al mondo: circa il 90% dell’import totale finisce lì. Oltre agli Usa – nel 2019 l’export della coltura è cresciuto di 4,9 miliardi di dollari, dice il Dipartimento di Agricoltura americano – esportano verso Pechino gli altri grossi produttori mondiali, ovvero Brasile e Argentina. 

La soia che arriva nel Paese è utilizzata soprattutto per l’olio vegetale e per gli alimenti destinati agli animali da reddito. La produzione domestica è insufficiente, per questo ogni anno si importano tra 80 e 90 milioni di tonnellate. La ripresa degli allevamenti suini, gravemente colpiti dalla diffusione della Peste suina africana, ha alimentato la domanda di soia. A giugno la Cina ha acquistato 10,51 milioni di tonnellate di soia dal Brasile, una quantità superiore rispetto agli 8,86 milioni di maggio e quasi doppia rispetto ai 5,5 milioni dello stesso mese del 2019. Un record. Nello stesso mese la quantità acquistata dagli Usa è stata invece 267.553 tonnellate.

 

Foto: Pixabay

redazione