Fronteggiare il cambiamento climatico è cruciale per garantire un futuro sostenibile per la popolazione mondiale in crescita e la sicurezza alimentare deve essere posta al centro di questo sforzo, ha detto il Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva nel suo recente intervento al Vertice ONU sul Clima. “Non possiamo definire sostenibile lo sviluppo quando la fame ancora impedisce a oltre 800 milioni di persone di condurre una vita dignitosa,” ha detto, riferendosi all’ultimo rapporto ONU sulla fame nel mondo, Lo Stato dell’ Insicurezza Alimentare nel Mondo 2014.
Il rapporto ha evidenziato che sebbene il numero di persone che soffrono di fame cronica sia diminuito di 100 milioni nell’ultimo decennio, oggi ancora ben 805 milioni di persone non hanno da mangiare a sufficienza regolarmente. Mentre in passato gli sforzi per nutrire la popolazione mondiale si sono basati sull’iimpulso della produzione agricola per produrre più cibo, le sfide di oggi – tra cui il cambiamento climatico – richiedono un nuovo approccio, ha detto Graziano da Silva. “Dobbiamo creare sistemi alimentari più sostenibili – sistemi alimentari che producano di più, con minor danno per l’ambiente – sistemi alimentari che promuovano un consumo sostenibile, perché oggi tra un terzo e la metà di quanto produciamo viene sprecato o perso,” ha affermato.
“Produrre abbastanza cibo per tutti è una condizione necessaria, ma non sufficiente, per la sicurezza alimentare – ha detto da Silva -. Le persone non soffrono la fame perché il cibo non è disponibile, ma perché non vi hanno accesso,” ha aggiunto. Il cambiamento climatico ha un impatto diretto sia sulla produzione agricola che sulla possibilità delle persone di accedere al cibo, ha detto il capo della FAO, e non esiste una soluzione univoca per far fronte a queste sfide. La FAO approva gli impegni presi per contrastare il cambiamento climatico e può sostenerli come parte dei suoi progetti di capacity-building nei singoli paesi.
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