Meno mais rispetto allo scorso anno. Negli Stati Uniti la fase di raccolta resta indietro rispetto al 2016: allora – a metà ottobre – era stato mietuto il 44% delle colture, quest’anno solo circa il 28%, a fronte di una media del periodo 2012/2016 pari al 47%. A comunicarlo è l’Usda, il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti. Se si dovesse continuare su questi ritmi, i ritardi potrebbero rappresentare un problema con l’inverno e con l’esaurimento progressivo delle scorte.
Secondo i dati a disposizione delle autorità, solo due Stati hanno raggiunto o ecceduto il tasso di raccolta dello scorso anno (Michigan e Texas) e solo a questo punto dell’anno il mais è ormai maturo nei 18 Stati responsabili della maggior parte della produzione di questo cereale. Inoltre è considerato buono o eccellente il 64% circa del mais rispetto al 74% circa del 2016.
Il mais resta indietro rispetto al processo di coltivazione della soia che invece tiene il passo con le tendenze degli ultimi anni. Il 59% è stato raccolto a questo punto dell’anno rispetto al 60% l’anno scorso; inoltre lo scorso anno il 95% del raccolto aveva raggiunto la fase della caduta delle foglie, quest’anno il 94%.
Tra le altre coltivazioni il sorgo ha continuato a maturare e il suo processo è in linea con la media sebbene indietro rispetto allo scorso anno e tutti gli 11 Stati responsabili della maggior parte della sua produzione hanno cominciato a raccoglierlo. Per quanto riguarda il grano invernale circa il 60% è stato piantato mentre lo scorso anno era il 70%.
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Vito Miraglia